Città di Castello

Amministrative 5 giugno, Castello Cambia deposita esposto in Procura

E’ assolutamente necessario e urgente accertare la verità dei fatti e fare piena luce sugli oscuri e inquietanti episodi accaduti durante le elezioni amministrative dello scorso 5 giugno

Con queste parole Roberto Colombo del movimento Castello Cambia ha commentato la presentazione in Procura dell’esposto con il quale si chiede formalmente alla Magistratura perugina di attivare tutte le verifiche su quanto accaduto il giorno delle votazioni per il rinnovo di Sindaco e Consiglio Comunale a Città di Castello.

Vogliamo sapere tutto quello che c’è da sapere, e cioè la piena verità, sui due fatti già oggetto di precedenti denunce: il primo coinvolgerebbe una Presidente di seggio, per giunta avvocato e quindi non ignara della gravità del fatto, che avrebbe occultato una scheda nascondendola nella propria borsa; il secondo una signora extracomunitaria che avrebbe fotografato la scheda votata proprio mentre in campagna elettorale da più parti circolavano notizie e denunce su promesse di denaro in cambio del voto, promesse rivolte proprio alla comunità magrebina.

Due episodi che, – dichiara Colombo – qualora ne fosse accertata la veridicità, sarebbero di una gravità enorme e rischierebbero di macchiare la correttezza formale di un voto già di per sé eticamente condizionato da comportamenti clientelari non coerenti con una competizione trasparente e democratica. E non si dica, come ha affermato in aula il Sindaco, che una scheda non avrebbe mutato il risultato. Una scheda portata fuori dal seggio può, con il sistema della ‘scheda ballerina’ essere votata infinite volte. Basta votarla come si vuole, darla ogni volta ad una persona diversa fuori dal seggio e farsi riconsegnare all’uscita la scheda vergine. E anche se la competizione risultasse truccata per pochi voti vuol dire che non si sono rispettate le regole. E questo in democrazia non è permesso”.

Il Sindaco e la maggioranza – conclude il capogruppo di Castello Cambia – dovrebbero essere i primi interessati a fugare ogni dubbio sulla correttezza del voto e se fossero accertate specifiche violazioni di legge e responsabilità penali ci aspettiamo che il Sindaco in rappresentanza di tutta la città si costituisca parte civile per dimostrare la completa estraneità ai fatti”.