Dal 20 Agosto 2009 al Museo della Castellina di Norcia Nicola Romilio espone i suoi più recenti lavori: olii, acquerelli e tempere su tela ispirati ai temi di natura e acqua, uomo, oggetti e ricordi familiari, uniti dal comune denominatore del tempo e del divenire. L'artista, pittore e incisore, che vive e lavora nella sua terra d'origine, l'Abruzzo, ripropone nei suoi quadri, con personale impronta cromatica, paesaggi a lui cari e ben conosciuti, le acque del fiume Treste, la torre di Cerrano, frondosi e antichi uliveti e placide marine, scorci naturalistici che fanno, nelle sue ultime composizioni, per lo più da sfondo a classiche rivisitazioni, ricordi personali, composizioni metafisiche, oggetti appartenenti alla quotidianità contemporanea spesso tra i più comuni e che raramente trovano posto nel linguaggio pittorico-poetico tradizionale. Fedele ad un'impostazione classica cui si ispira anche in chiave di rilettura, l'artista ricerca prospettive architettoniche lineari e rigorose, una collocazione quasi geometrica dei protagonisti della narrazione entro il perimetro del dipinto, con gamme cromatiche talvolta contrastanti, talvolta come schiarite ed intenerite dalla commozione. Le sue suggestioni paesaggistiche, lungi dall'essere una semplice riproduzione o interpretazione del vero, lette in concomitanza con la figura umana e il variegato strumentario quotidiano ricomposto in primo piano, suggeriscono una personale visione dell'esistenza, senz'altro lucida e disincantata e affinata dalla maturità dell'esperienza, che ricompone lo smarrimento e l'alienazione dell'umanità contemporanea nello scorrere del tempo e nel divenire e nell'originaria impressione di rasserenante bellezza e stupore che suscitatano la natura e gli uomini.