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AL TEATRO SAN CARLO IL TEATRO STABILE DELL'UMBRIA PORTA IN SCENA “THE INFANT” DI ZOETEATRO

Dopo spettacoli di successo come “Quartetto D’ombre”, “Metallo” e “Malacorte” il Teatro Stabile dell’Umbria torna a collaborare con ZoeTeatro per la messinscena del visionario, feroce e grottesco testo di Oliver Lansley “The Infant”.
Gli artisti folignati Michele Bandini ed Emiliano Pergolari, insieme a Francesco Ferri e Marianna Masciolini, saranno al Teatro San Carlo di Foligno da giovedi 7 a sabato 16 aprile, tranne domenica 10, tutte le sere alle 21.
Lo stato è in pericolo: cellule sovversive, terroristi, nemici della patria meditano in segreto grandi rivoluzioni.
Una giovane coppia viene presa in ostaggio da due sinistre, ma comiche figure che incarnano il potere costituito, l'ordine sociale.
Castogan e Samedi, questo il nome dei due moderni inquisitori, sono alla ricerca dell'autore di un disegno che per i suoi contenuti rivoluzionari “metterebbe” a repentaglio la sicurezza nazionale.
Chi è stato a fare il disegno? Cosa c'è in questo disegno?
“La motivazione che ci ha spinti a lavorare su questo testo – dicono Bandini e Pergolari – è duplice: da una parte l’attualità della situazione raccontata; dall’altra il linguaggio paradossale, grottesco che sta alla base dell’idea drammaturgica. L’attualità del tema è evidente: c’è il pericolo di attacchi terroristici, la fobia aumenta, il nemico è invisibile e si cercano in ogni angolo cellule sovversive, focolai del male, rivoluzionari contro il capitalismo, omicidi e suicidi religiosi, è chiaro allora che il male può celarsi dietro ogni cosa, anche dietro il volto di un bambino. Il processo sommario è il metodo d’indagine, si cerca un capro espiatorio, un responsabile, magari innocente, ma che possa arginare, fosse anche per poco tempo, il senso di vertigine che provoca il sentirsi sotto assedio, scrutati a distanza. Il testo gioca con lo psicotico e paranoico animo della modernità: ci si allea con gli amici che poi si rivelano nemici, si cerca, si interroga e si condanna un responsabile di qualcosa che ancora non è accaduto, ma che forse potrebbe succedere, una laica inquisizione contemporanea che non ha niente da invidiare alla ‘santissima’ inquisizione medievale. In questo orizzonte l’autore Oliver Lansley costruisce un impianto drammaturgico, fatto di giochi di parole, di paradossali rimandi ai fatti di cronaca, parodiando un interrogatorio sommario e feroce nei confronti di due genitori, che poi si capirà essere i genitori del terribile terrorista, ovvero un bambino di 4 anni. Confrontarci con questo testo è stato molto importante per il nostro percorso artistico, proprio perché le nostre ultime due produzioni erano nostre scritture originali; confrontarci con una drammaturgia esistente è stato un passaggio molto stimolante e importante.”
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al Teatro Stabile dell’Umbria.