Perugia

Agricoltura e pesca, chiesto il ripristino della chiusa sul Chiascio

Ripristinare la storica chiusa sul fiume Chiascio tra Pianello
e Torchiagina, per favorire agricoltura, pesca e passeggiate. A chiederlo è il consigliere comunale David Bonifazi a nome di tutti i cittadini e le associazioni del territorio.

“Questa infrastruttura – ricorda Bonifazi – oltre a poter essere utilizzata dagli agricoltori per annaffiare, dai pescatori che oggi non possono più praticare il loro sport e dai tanti camminatori che frequentano il percorso del fiume, rappresenta un’importante opera storica e di decoro urbano”.

Senza la chiusa il degrado

La chiusa aveva creato una cascatella e un piccolo isolotto diventato poi la spiaggia dove i giovani degli anni Ottanta andavano a fare il bagno, prendere il sole e pescare. 

“Purtroppo – prosegue Bonifazi – è abbandonata da decenni nonostante abbia la sua funzionalità.  Il fiume passa a pochi metri dalla piazza principale del paese nel periodo estivo e a causa della siccità il livello dell’acqua è così basso che si sentono spesso cattivi odori e c’è l’invasione dei ratti. Invece se ci fosse questa infrastruttura a valle, il livello dell’acqua
si alzerebbe notevolmente e tanti problemi sarebbero evitati. Quando
questa struttura era esistente, nel periodo estivo l’acqua a ridosso del
paese raggiungeva oltre gli 80 centimetri, mentre oggi in alcuni punti
non arriva nemmeno a 30 centimetri”. 

Lega in pressing per il ripristino

“Vorrei sottolineare – aggiunge l’esponente della Lega – che questa chiusa è lungo il percorso del fiume Chiascio, dove a pochi chilometri si trova la diga di Valfabbrica che tra qualche anno sarà una grande risorsa per il bacino del Perugino e del Trasimeno. Per questi motivi – conclude Bonifazi – chiedo il ripristino di questa infrastruttura”.

Sulla questione anche il capogruppo Lega in Regione, Stefano Pastorelli,
ha garantito la massima attenzione per trovare una soluzione ad un
problema così sentito dalla popolazione.