Assisi

Ad Assisi ‘doppio prezzo’ se si paga col bancomat? La segnalazione di Luca Sofri

Una Pasqua piena di turisti per Assisi e l’Umbria, ma proprio per la città serafica spunta su Instagram una brutta pubblicità sul fronte doppio prezzo; un caso isolato, certamente, e che però esiste. A segnalarlo senza fare nomi è il giornalista Luca Sofri, direttore de Il Post, in un commento su Instagram al chimico e divulgatore scientifico Dario Bressanini.

La comodità! Ormai quando vado in UK e USA (ma immagino anche in altri paesi) non porto più soldi contanti in valuta locale. Faccio tutto col telefono. E anche qui devo dire che raramente pago in contante. Persino al bar. Il cambiamento è irreversibile“, scrive Bressanini su Instagram a corredo di uno scatto in cui si legge “We are cashless”, ossia non accettiamo denaro contante.

Scrollando nei commenti si trova quello di Luca Sofri, che ha passato la Pasqua tra Umbria e Toscana come dimostrano gli scatti pubblicati proprio su Instagram: “L’altroieri ad Assisi, invece, paninoteca da turisti che chiedeva ai clienti come pagavano e il prezzo era diverso tra carta e contanti (siamo andati via)“, la testimonianza sul doppio prezzo. Per poi aggiungere tra parentesi: “L’argomento “costi di commissione” non ha senso: qualunque servizio obbligato offerto ai clienti ha dei costi, e quello che si fa è ritenerlo appunto un servizio e un investimento, oppure aumentare i prezzi; se no bisognerebbe protestare per l’obbligo dei bagni, per le norme igieniche, eccetera“.