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Acqua a Città di Castello: altre due fontanelle. L'ordinanza per le falde contaminate a Riosecco

Si arricchirà di altre due fontanelle che forniranno acqua di rete anche refrigerata, gasata e non il territorio tifernate. L’amministrazione comunale di Città di Castello ha, infatti, definitivamente concluso l’iter amministrativo connesso alla gara di affidamento relativa all’istallazione e gestione di due di questi distributori automatici. L’offerta migliore (parti economica e tecnica) è risultata quella della ditta “Marinelli” di S. Sepolcro. Il rapporto avrà durata quinquennale.
L'ordinanza – Rispetto ala situazione di “contaminazione delle acque di falda idrica ne sottosuolo da sostanze organo-alogenate in località Riosecco – Regnano” il sindaco di Città di Castello ha emesso un’ordinanza contenente “misure a tutela della salute pubblica che danno attuazione alle indicazioni pervenute in oggetto da are degli organismi preposti quali la sezione tifernate di Arpa e l’Asl n. 1. Nel dettaglio l’atto fa divieto di “utilizzare le acque captate dai pozzi privati presenti nell’area interessata sia per quanto riguarda il consumo umano che l’uso irriguo a fine della produzione di alimenti”. Divieto che si estende anche “a eventuali perforazioni nel sottosuolo, con esclusione di quelle relative all’indagine in corso. Contestualmente s’incarica il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl “di monitorare specificamente e con adeguata periodicità le acque emanate dai pozzi pubblici adibiti a uso idropotabile presenti in zona” e Ati n. 1 e Umbra Acque ad attivare le misure necessarie a “impedire un’estensione del fenomeno” contenute nel “Piano delle Aree di Salvaguardia”. Si dispone ulteriormente che i compenti uffici comunali chiedano ad Arpa Umbria “di predisporre e attuare un piano di monitoraggio periodico al fine di tenere sotto controllo la situazione in ordine al’adeguamento o modifica del presente provvedimento. Infine il comune di Città di Castello chiede ala Provincia di essere informato dello stato delle indagini già effettuate nell’area con riferimento al “Piano di Caratterizzazione” e di quelle conoscitive che effettuerà Arpa al fine “dell’identificazione dei responsabili degli eventi di riferimento”.