Categorie: Economia & Lavoro Spoleto

A rischio i bus che collegano Spoleto a Terni. Lavoratori pendolari in apprensione

C’è grande apprensione tra i lavoratori pendolari di Spoleto occupati in aziende o industrie di Terni che tutti i giorni, per raggiungere il proprio posto di lavoro, si servono della linea di autobus che collega le due città. Stando alle informazioni in possesso del Comitato Pendolari linea Spoleto/Terni, infatti, Umbria Mobilità starebbe pensando di tagliare la linea il 31 dicembre 2012.

In auto costi proibitivi – Una decisione che, se confermata, metterebbe in crisi moltissimi lavoratori dipendenti e operai che da anni si servono dei bus che coprono questa tratta. “Questo vogliono fare – si legge in una nota che il comitato a inviato alle redazioni – in una realtà dove i treni per i lavoratori non ci sono più e quando ci sono hanno costi proibitivi, in una situazione dove il prezzo della benzina è salito alle stelle, e recarsi al lavoro a Terni in auto costerebbe non meno di 200 euro al mese a operai e impiegati che già oggi faticano a tirare avanti”.

Problema di sicurezza – I pendolari, inoltre, non ne fanno solo un problema di costi, ma anche di sicurezza. “Aggiungiamo poi le considerazioni, già portate da noi 5 anni fa (nel precedente tentativo di eliminare il servizio), sui rischi di utilizzare il mezzo proprio su una strada già di per se pericolosa (la Somma), al termine di turni faticosi e stressanti, in particolare quelli notturni”, scrivono.

Incontro con istituzioni – Il loro auspicio è che la fine dell’anno non rappresenti anche l’effettiva “dead line” del servizio. Per questo chiedono un incontro urgente con i responsabili della provincia e del Comune di Spoleto “affinché diano a noi diretti interessati tutte le garanzie necessarie di mantenimento della linea, smentendo le voci che circolano”. Il comunicato si chiude con un esplicito riferimento alla campagna pubblicitaria di Umbria Mobilità che campeggia nei locali spoletini dell’azienda e che recita: “Prendi il pullman, difendi l’ambiente”. “Dateci la possibilità di farlo – è l’appello dei lavoratori – non prendeteci in giro”.