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A NORCIA MOSTRA SUL MONACHESIMO BENEDETTINO

NORCIA – Riscoprire le vie spirituali tracciate da S. Benedetto: questo lo scopo delle giornate europee del patrimonio a Norcia nel prossimo fine settimana.
Per l'occasione, sul tema “Le grandi strade della cultura: un valore per l'Europa”, teso a rilanciare tradizioni e movimenti alla base della complessa identità culturale dell'Europa, l'Archivio storico comunale di Norcia, su proposta dell'archivista Caterina Comino e in collaborazione con il monastero “Maria Sedes Sapientiae” di Norcia, organizza una mostra fotografica con visite guidate alla casa natale di San Benedetto, Patrono principale d'Europa.
La mostra, dal titolo: “Nelle radici l'albero: un percorso per immagini nella spiritualità benedettina”, sarà esposta proprio nella cripta della basilica e ripercorrerà le tappe fondamentali dell'azione del monachesimo benedettino nella costruzione del vecchio Continente.
Firmata dal monaco Jacques Coté, l'esposizione fotografica sarà inaugurata sabato prossimo 29 settembre alle ore 17, presso la cripta della Basilica, dallo stesso priore del monastero benedettino Padre Cassian Folsom. “La mostra – anticipa l'archivista Comino – si compone di una cinquantina di immagini raffiguranti monasteri di tutto il mondo, non solo appartenenti ai benedettini propriamente detti ma anche ai cistercensi e ai trappisti. Lo scopo dell'autore Coté è quello di trasmettere emozioni e di suscitare riflessioni sulle varie realtà monastiche. Le foto, infatti – spiega – non immortalano soltanto strutture ed edifici ma aspetti particolari della vita monastica presenti in ciascuno di essi, peculiarità artistiche, mistiche ma anche pratiche e del lavoro manuale”.
“Anche quest'anno abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – afferma l'assessore alla cultura Andrea Fraschetti – perché crediamo sia un momento importante di riscoperta, attraverso la cultura, del senso di appartenenza comune e una reiterata occasione per apprezzare i tesori artistici custoditi nei nostri territori. L'edizione di quest'anno inoltre – aggiunge – assume un significato peculiare nella nostra città, considerata la culla della cultura, della civiltà e della spiritualità dell'Europa, grazie all'azione svolta da San Benedetto e dai suoi monaci. Ecco perché la nostra proposta è stata quella di rilanciare non semplicemente le strade attraverso le quali la cultura ha viaggiato, strade intese come veicoli fisici, ma piuttosto la strada spirituale tracciata dal nostro Santo Patrono che, prima ancora della politica, è stata determinante nell'unione dei popoli, nell'impostazione del vivere civile, sociale e culturale. La via, in altre parole, che nella costruzione dell'Europa ha più delle altre lasciato un segno indelebile”.