Un’amica alla quale non rispondeva più al telefono ha chiamato il 118. Quando i medici sono arrivati in via Rossini a Corciano, nell’appartamento di un palazzo dove si trovava S.A. 33enne perugina, non c’è stato niente da fare. Il cuore della giovane aveva smesso di battere. Prima di loro erano stati i vigili del del fuoco a sfondare il portone e permettere ai sanitari di entrare in casa, la ragazza era già priva di sensi.
Sul posto gli agenti della squadra Volante, diretta dal Commissario Capo Adriano Felici che indagano sulla vicenda, avrebbero trovato tracce evidenti di una recente assunzione di droga, tra cui proprio una siringa vicino al corpo. Per questo al momento l’ipotesi più accreditata è che la giovane donna sia morta per le conseguenze di una overdose.
Già disposta l’autopsia da parte del magistrato di turno Mario Formisano che ha coordinato l’intervento della polizia. Saranno gli esami tossicologici a spiegare se ad uccidere la giovane, molto conosciuta in paese e nota agli agenti come assuntore di droga, sia dovuta ad una dose troppo pura di droga.
Intanto le indagini procedono anche per capire quali siano stati gli ultimi contatti della ragazza. Si cerca chi possa aver venduto la dose letale tra i giri e i contatti della vittima. Il sospetto è che possa essere stata immessa sul mercato illegale del traffico di droga una partita “troppo pura” di eroina.