Il bando per il Centro Commerciale Naturale continua a far discutere anche dopo l’assegnazione della somma finanziata dalla Regione al progetto del consorzio “Centro Commerciale Naturale Terni in centro”, sostenuto da Confcommercio, Confartigianato e Cna.
Tutto era iniziato con la complessa vicenda legata alle diatribe tra Confcommercio e Confesercenti, in sede di presentazione di un progetto che, inizialmente, doveva essere unico. Poi la decisione di Confesercenti di correre da sola, con il progetto autonomo presentato il 1° aprile 2015 che aveva scatenato la “guerra del marchio”,’scoppiata’ il 3 aprile 2015, quando si arrivò a diffide e minacce legali tra le due parti.
L’11 aprile, Lino Busà, aveva convocato una conferenza stampa nella quale aveva cercato di ricucire lo strappo: “Chiediamo una proroga di tre settimane, dopo il 15 Aprile – aveva affermato Busà – data di scadenza del bando pubblico, per via delle tempistiche ristrette. In questo modo cercheremo di fare del nostro meglio per trovare una soluzione al fine di entrare nel consorzio. Vogliamo lanciare un appello: indipendentemente dalla proroga di natura tecnica, deve prevalere un senso di responsabilità nei confronti dei commercianti e delle imprese. In questi giorni abbiamo cercato di tornare insieme, ma non c’è stata data risposta”. Ma il tentativo di mediazione è stato stoppato da Francesco Shu, presidente del “Consorzio Terni in Centro” (quello di Confcommercio) che aveva rispedito al mittente la proposta, ritenendo che Confesercenti avesse scelto di ‘uscire’ dal progetto spontaneamente.
A innescare nuove polemiche è stata ancora Confesercenti che, nella giornata di oggi, nell’ambito di una conferenza stampa, ha insinuato pesanti accuse nei confronti della Regione Umbria. Il dirigente nazionale Confesercenti, Lino Busà, ha sostenuto infatti che ci sarebbero state irregolarità, arrivando addirittura ad accusare la Regione di “turbativa d’asta”. “Siamo stati esclusi quando eravamo in piena corsa – sostiene il dirigente – in quanto i criteri di assegnazione del bando sono cambiati in itinere, mentre i criteri si dovrebbero stabilire alla stesura del bando stesso”.
Non si è fatta attendere la replica della Regione che minaccia di adire le vie legali: “Sono prive di fondamento e non veritiere le affermazioni di un dirigente di Confesercenti circa l’esclusione del progetto “Associazione Centro Commerciale Naturale di Terni” a valere sul bando regionale per i centri commerciali naturali di Perugia e Terni. Tutto l’iter, dalla formazione del bando con la partecipazione delle associazioni di categoria alla predisposizione delle proposte da parte dei centri commerciali naturali e infine l’attività istruttoria di valutazione delle proposte, è stato caratterizzato dalla massima pubblicità, trasparenza e rispetto delle condizioni, dei vincoli e dei parametri fissati dal bando. C’è stata una continua e piena collaborazione, da oltre un anno, tra l’amministrazione regionale e i costituendi centri commerciali naturali.
L’esclusione del progetto “Associazione Centro Commerciale Naturale di Terni”, uno dei tre presentati per il bando, dalla graduatoria provvisoria pubblicata sul Bur del 13 novembre scorso (n.57 – Serie generale) è motivata esclusivamente dal mancato rispetto di tali vincoli e parametri.
L’amministrazione regionale si riserva di valutare ogni eventuale azione a propria tutela”.
(foto archivio)