E’ un centro unico in Italia che ha il pregio di regalare una migliore qualità di vita alle persone affette da Aids. Si trova ad Umbertide, presso l’ospedale cittadino dove opera l’Unità di chirurgia plastico-ricostruttiva diretta dal dott. Marino Cordellini, ed è l’unica struttura sanitaria pubblica a trattare la lipodistrofia hiv correlata.
Nonostante le campagne di prevenzione che si sono succedute negli ultimi trent’anni, il virus dell’Hiv è ancora purtroppo molto diffuso e sono sempre di più le persone che arrivano allo stato conclamato di Aids senza sapere di essere sieropositive. Ed è per sensibilizzare la popolazione alla prevenzione che è stata istituita la Giornata mondiale per la lotta all’Aids che si celebra oggi, 1° dicembre.
E proprio da Umbertide parte un messaggio di speranza perché è qui che circa 200 pazienti all’anno, dal 2010 ad oggi, vengono sottoposti ad interventi chirurgici per ristabilire l’equilibrio fisico e psichico danneggiato dalla lipodostrofia hiv correlata, una deformazione del tessuto adiposi che rende i malati di Aids riconoscibili ed è quindi causa di emarginazione. Il servizio è stato attivato 5 anni fa grazie alla disponibilità di un’equipe di medici ed infermieri di prendersi in carico questi pazienti e con essi anche il rischio di un possibile contagio di cui, seppur adottando tutte precauzioni previste dai protocolli, in sala operatoria non si è mai completamente immuni.
Ma per queste persone prendersi cura di pazienti sieropositivi affetti da lipodistrofia è una vera e propria missione tanto che sono gli stessi malati a dire che ad Umbertide si sentono a casa perché avvertono il calore umano di chi si prende cura di loro e sono considerati pazienti uguali agli altri. Perché purtroppo il pregiudizio nei confronti dei sieropositivi è ancora elevato, così come l’emarginazione sociale, fenomeno che però, grazie agli interventi di chirurgia plastico-ricostruttiva effettuati ad Umbertide, viene in parte contrastato. Dall’attivazione del servizio ad oggi sono stati circa 1.000 i pazienti provenienti da tutta Italia che si sono sottoposti ad interventi chirurgici presso l’ospedale valtiberino e che, proprio qui, hanno potuto cominciare una nuova vita.