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Terni, approvata variazione per assestamento bilancio

Redazione

Terni, approvata variazione per assestamento bilancio

Bocciati 14 atti di indirizzo del M5S | Approvato emendamento di Melasecche
Lun, 30/11/2015 - 19:11

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Il consiglio comunale ha approvato stasera la variazione per assestamento generale del bilancio dell’ente con 21 voti a favore e 10 contrari. In precedenza erano stati esaminati e votati quattro emendamenti e diciassette atti d’indirizzo. A margine dell’approvazione della manovra contabile, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, insieme all’assessore Piacenti D’Ubaldi, ha espresso apprezzamento per l’esito della seduta consiliare. “L’ampia discussione che si è sviluppata in aula soprattutto all’interno della maggioranza che ha assicurato in maniera compatta la presenza durante l’intera discussione e votazione dell’atto  – sottolineano Di Girolamo e Piacenti D’Ubaldi – dimostra un alto livello di consapevolezza sugli sforzi che quest’amministrazione sta compiendo in un quadro particolarmente complesso imposto dalla situazione generale del Paese”.

Rispetto agli atti d’indirizzo illustrati, il consiglio ne ha approvati due. Quello proposto da Lamanna, Piermatti, Zingarelli del Pd e Ricci (SpT), attraverso il quale il consiglio impegna sindaco e giunta a finanziare, già in sede di bilancio di previsione, il bando per le associazioni culturali. Approvato anche l’atto d’indirizzo proposto da Andrea Cavicchioli (Pd) con il quale il consiglio comunale impegna il sindaco e la giunta ad ottemperare a tutte le prescrizioni e indicazioni contenute nel parere dei revisori dei conti relative all’assestamento di bilancio.
Respinti invece tutti gli altri atti d’indirizzo, sia i 14 presentati dal gruppo consiliare del M5S, che quello presentato da Enrico Melasecche.
Tra gli emendamenti, ne è stato approvato uno soltanto, quello proposto da Enrico Melasecche (18 voti a favore, 2 contrari e 3 astensioni) che dispone di destinare diversamente la maggiore spesa proposta dalla giunta a favore della Cooperativa Cmt (costo a chilometro per il trasporto pubblico a chiamata) rispetto alla richiesta inoltrata dalla direzione competente. In particolare i 45mila euro previsti come maggiore spesa per CMT vengono invece destinati per la riqualificazione di due aule della scuola Mazzini (30mila euro); per l’acquisto di defibrillatori per le scuole e per finanziare i corsi in Pediatric Basic Life Support e, infine, 5mila euro per impedire il deturpamento di Palazzo Spada da parte dei piccioni.
A favore di questo emendamento hanno votato le opposizioni e otto consiglieri della maggioranza.

Nell’ambito dell’acceso dibattito, Patrizia Braghiroli (M5S) che ha fatto rilevare come – a suo parere – “i conti della manovra quadrano solo con l’utilizzo di voci fantasiose. Non lavorate per salvaguardare l’interesse dei cittadini – ha detto, rivolgendosi alla Giunta – ma solo per salvare voi stessi”.
Marco Cecconi (FdI), nel suo intervento ha sottolineato come sia un atteggiamento “inqualificabile” quello della Giunta “che continua a fare orecchie da mercante rispetto a quanto denunciato dalle opposizioni da mesi. L’intero assestamento  è di 1,8 milioni di euro e di questi oltre 500mila sono rappresentati da maggiori interessi: con questa manovra ci si consegna un quadro che sottolinea e moltiplica tutte le ragioni di inaffidabilità di un’amministrazione che si conferma alla deriva: sia quando si tratta di gestire i conti comunali, sia quando si tratta di governare, per la parte di propria competenza, una vicenda così centrale e strategica come quella dell’Ast”.
Per Francesco Ferranti (FI) l’atto presentato è frutto di “una mera attività di ragioneria che si basa su voci virtuali e – come nel caso dei fondi Telecom – può essere definito come un esercizio di finanza fantasiosa”. Per il resto – ha aggiunto – “si tratta della solita manovra senza respiro, senza progetto e senza la volontà di far uscire la città dallo stato comatoso in cui si trova, con una gestione che rasenta l’irresponsabilità sul tema dell’ambiente dove si fanno tagli invece che investire”.
Anche per Enrico Melasecche (IlT) si tratta di una manovra “che denota la vecchia logica di amministrare assistenzialista, statalista e cinica: si tira a campare e a sistemare solo gli interessi dei gruppi di potere”. Melasecche ha anche contestato il dato fornito dalla giunta e dalla maggioranza secondo i quali la tassazione non sarebbe stata toccata, parlando invece di un aumento della tassa sui rifiuti del 21% in cinque anni.
Per Franco Todini (IC) è “difficile confrontarsi con una giunta che non c’è in consiglio comunale”. “Al sindaco – ha aggiunto – consiglio di approfittare dell’Anno Santo per farsi rimettere tutti i peccati e chiedere perdono per gli errori commessi”. 

Per la maggioranza è intervenuto il presidente del gruppo del Pd Andrea Cavicchioli che ha sottolineato quello che ha definito come “un dato ineludibile e incontestabile” sulla diminuzione dei trasferimenti del 40% alla finanza locale. “L’altro elemento da mettere in evidenza – ha detto Cavicchioli – è la scelta di non aumentare l’imposizione fiscale da parte dell’Ente. L’amministrazione inoltre ha provveduto ad intervenire con la riforma della macchina amministrativa che speriamo venga portata a termine nel più breve termine possibile. La nuova struttura dovrà sottolineare le nuove funzioni del comune, non più ente di spesa, ma di accompagnamento, di programmazione capace di dare risposte veloci”.

In sede di replica, per conto della Giunta, è intervenuto l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi. “Occorre – ha detto – inquadrare l’assestamento dentro la manovra più complessiva del bilancio 2015: una manovra fondamentale a causa di una serie di circostanze e condizioni alcune poste dalla legge, altre dal sistema generale della finanza pubblica che c’impone di rivedere complessivamente la struttura della spesa del nostro Comune nell’ambito di una politica rigorosa di bilancio. Con un’azione pluriennale va perseguita una progressiva riduzione dell’intervento pubblico attraverso azioni selettive e di razionalizzazione, nella consapevolezza che ci troviamo a vivere una stagione che non consente un modello di governance come in passato, ma che c’impone scelte chiare. Tutto ciò abbiamo iniziato a farlo con una riduzione strutturale della spesa, con una modifica del modello organizzativo del Comune pur in un quadro d’instabilità finanziaria”.
“Noi non stiamo giocando con le finanze dei cittadini ternani – ha detto ancora Piacenti D’Ubaldi – e siamo ben consapevoli del disagio della città e per questo nel bilancio di previsione abbiamo deciso di non aumentare la tassazione. Entro la fine dell’anno completeremo la ricognizione dei debiti e dei crediti con le partecipate e abbiamo fatto un lavoro duro e pesante per rivedere la struttura delle nostre partecipate che potevano mettere ancora più a rischio le nostre finanze. In questo senso – ha concluso l’assessore al bilancio – sentiamo forte la responsabilità di lasciare a chi verrà dopo di noi un bilancio sano e un’amministrazione più efficiente e operiamo in tal senso.  Su Telecom non facciamo finanza creativa, ma abbiamo rispettato le norme e i principi che ci guidano nella predisposizione del bilancio. Se entro la fine dell’anno non emergeranno novità assumeremo le dovute decisioni. Assolutamente in linea con la normativa – ha detto infine D’Ubaldi – le partite sul trasporto scolastico e sulle indennità degli assessori.

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