Nel suggestivo clima che avvolge la città di Montone, venerdì 27 novembre si è svolta una grande festa della diplomazia. Le ambasciate di Benin, Bolivia, Costa D’Avorio, Ecuador, El Salvador, Filippine, Giappone, Haiti, Honduras, Indonesia, Principato di Monaco, Montenegro, Panama, Perù, Venezuela, guidate dall’Associazione Culturale “Scoprendo l’Italia” e alla presenza del sindaco di Montone Mirco Rinaldi e delle altre rappresentanze istituzionali cittadine, si sono ritrovati nel borgo umbro per la ricorrenza del 70° anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.).
Nelle recenti crisi internazionali che sembrano minacciare la pace e la stabilità mondiale, è importante ricordare il valore della “pace” che sta alla base della nascita dell’O.N.U. Montone per un giorno si è fatto portatore di questo messaggio di pace. Ma perché si è scelto proprio questo piccolo borgo umbro per il rilancio di un così importante argomento? Come ha tenuto a precisare il Dott. Salvador Miguel Porcaro, presidente di “Scoprendo l’Italia”:
L’Umbria in Italia è una regione per eccellenza vocata alla pace. La presenza di San Francesco patrono d’Italia e di San Benedetto patrono d’Europa, ha fatto propendere per questa scelta. In secondo luogo, la città di Montone dove mi ha colpito non soltanto la storia di questa cittadina, ma la presenza della Sacra Spina, che secondo la leggenda appartenne alla corona di spine di Cristo, e dall’altra parte la figura di un importante cavaliere d’arme quale era Braccio da Montone. Quindi possiamo dire una contrapposizione tra “bene e male”: tra il “bene” rappresentato dalla Sacra Spina e il “male” raffigurato da Braccio. Una dualità che avevo a cuore potesse risaltare. Ed in qualche modo proprio da Montone il messaggio di pace spero possa arrivare rafforzato ai cuori e alle menti dei governanti
Anche il Sindaco di Montone, Mirco Rinaldi, ha tenuto a rimarcare questa importante presenza di religiosa santità che aleggia in tutta l’Umbria che può essere di grande contributo per la pace nel mondo. Anzi, andando a puntualizzare: “In questa terra, l’Umbria, nasce San Francesco Patrono d’Italia e dell’ecologia, con la sua religiosità fatta di amore per il Creato. L’Umbria è anche terra di San Benedetto, Patrono d’Europa; con la trascrizione dei classici fatta dagli amanuensi permise la salvaguardia del sapere classico. In campo laico mi piace ricordare la figura di Aldo Capitini, che nel 1961 organizzò la prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi in nome della non violenza e le valore interculturale della pace, della vita e del rispetto dei diritti umani“.
Il primo cittadino ha voluto includere la stessa Montone all’interno di questa rappresentanza di religiosità in Umbria, infatti “il nostro borgo non è solo la patria di Andrea Fortebraccio, importante condottiero italiano, ma lo è anche di Sant’Albertino, Priore avellanita, uomo di pace, al quale si rivolgevano intere popolazioni e Comuni in discordia per ritrovare la fraternità”. E tramite la figura di questo santo pacificatore sempre il sindaco ha proposto “un atto importantissimo, che sottoscriveremo alla presenza di tutte le personalità qui convenute“. La “Carta di Montone” – Appello per la Pace tra i Popoli è stata redatta dai ragazzi della scuola che, come tanti loro coetanei ad ogni latitudine, chiedono la risoluzione di conflitti e la costruzione di un futuro di pace. “Il documento firmato sarà consegnato nelle mani del Segretario Generale Ban Kimoon“.
Per l’occasione la piazza centrale del borgo è stata riempita di bandiere dell’ONU affisse fuori dalle abitazioni e sulle mura, e la banda cittadina ha intonato l’inno di Mameli e quello dell’Unione Europea. Il tutto arricchito da una suggestiva sfilata di abiti del ‘400 e della reliquia della Santa Spina, la quale è stata fatta sfilare alla testa del corteo che ha raggiunto la chiesa di San Francesco. Qui, alla presenza di tutte le autorità presenti, è stata accesa la Tripode della Pace e, infine, si è svolta la sottoscrizione della “Carta di Montone”. Un evento importante per il borgo altotiberino, per l’Umbria, per l’Italia e per tutto il Mondo.