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Rifiuti, Pd “Superare logica discariche e incrementare differenziata”

I temi della gestione dei rifiuti e dello sviluppo sostenibile, anche alla luce della stagione di riforme che sta interessando l’Umbria e l’Italia, sono stati al centro della partecipata assemblea organizzata a Città di Castello dal Partito Democratico. All’iniziativa di ieri pomeriggio (giovedì 26 novembre) sono intervenuti, insieme al segretario tifernate del Pd Rossella Cestini, l’assessore Comunale Luca Secondi e gli assessori regionali Fernanda Cecchini e Antonio Bartolini.

Il Partito Democratico sta portando avanti approfondimenti su diversi temi riguardanti il territorio e la discussione sul Piano regionale dei Rifiuti è sicuramente una delle più importanti. Quest’ultimo, approvato dalla Regione nella primavera scorsa, è stato analizzato anche alla luce delle nuove normative introdotte dal Decreto Sblocca Italia e dalle Direttive Comunitarie che “indicano chiaramente la necessità di un veloce superamento della logica delle discariche insieme ad una forte accelerazione della raccolta differenziata”.

Il PD di Città di Castello sostiene inoltre l’attività di riforme che la Regione sta portando avanti. In primo luogo, la costituzione dell’Auri (Autorità Unica regionale RIfiuti). Quello che emerso è che dovrà essere svolto un intenso lavoro per giungere ad un soggetto gestore, che sia responsabile dell’intero ciclo dei rifiuti a livello regionale e che superi l’attuale frammentazione del sistema.

Per quello che riguarda Città di Castello, possiamo senz’altro dare una valutazione positiva del lavoro svolto. Il nostro impegno è quello di proseguire e incrementare sempre più la raccolta differenziata. L’auspicio è quello di vedere concluse al più presto le procedure in corso per l’affidamento della gara d’ambito e la realizzazione dell’impiantistica necessaria per permettere all’Alto Tevere di restare al passo con le dinamiche più moderne utilizzate per la gestione dei rifiuti

Durante la serata, il dibattito si è aperto anche sul nuovo regionalismo. E’ stata sottolineata l’esigenza di un percorso che parta dal basso, coinvolgendo tutti i territori interessati. Più che delle logiche campaniliste, è emerso il bisogno di occuparsi dei problemi della gente, a partire dal lavoro e dai servizi, e di tutto ciò che potrà portare miglioramenti alla vita quotidiana di famiglie ed imprese.