Guerra totale tra Pd e M5S su retribuzione assessori e Polizia Municipale - Tuttoggi.info

Guerra totale tra Pd e M5S su retribuzione assessori e Polizia Municipale

Luca Biribanti

Guerra totale tra Pd e M5S su retribuzione assessori e Polizia Municipale

Scambio di pesanti accuse tra Di Girolamo e De Luca | Assessori alla carica contro pentastellati
Mer, 25/11/2015 - 19:36

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Tra il Comune e il Movimento 5 Stelle sembra essersi aperta una ‘guerra’ totale, combattuta su più fronti. Il primo è quello che vede impegnati, nello scacchiere politico, il sindaco Leopoldo Di Girolamo e il consigliere Thomas De Luca, in merito alla richiesta dei pentastellati al primo cittadino di rendere pubblica la posizione retributiva degli assessori. Quello che sembra diventato uno scontro personale ha chiamato in causa anche le altre forze politiche di maggioranza. Nello specifico si parla dell’assessore alla Polizia Municipale, Falchetti Ballerani e l’assessore al Bilancio, Piacenti D’Ubaldi, che sono intervenuti, a sostegno del sindaco, a gamba tesa sulla riorganizzazione della strumentazione della Polizia Municipale contro un emendamento del M5S.

 “Ci ho sempre messo la faccia, vivo del mio lavoro. Queste sono polemiche di bassa lega” – sostiene il sindaco in una nota apparsa sul sito del Comune, nella quale ricorda tutte le vicende nelle quali è stato chiamato in causa in prima persona. Ecco la versione integrale del testo: “Sono pronto al confronto sui temi del governo della città perché questo è utile a Terni, le polemiche di bassissimo profilo sulle persone non servono a nulla. Sono perdita di tempo, sono la politica nella sua versione sterile, quella che non si confronta sui progetti, sulle cose da fare, sulla strada da intraprendere, ma sulle piccole beghe e sugli attacchi strumentali alle persone. Confrontiamoci sul futuro di Terni, sul tema delle risorse, della salute pubblica, delle azioni di governo da intraprendere, non perdiamoci in questioni sterili, dettate da scontri personali che servono solo a demonizzare gli avversari politici e che sono sempre meno apprezzati dai cittadini.  Sono pronto a metterci la faccia come sempre, come ho fatto sulle vicende dell’Ast, dell’ambiente, delle infrastrutture, della coesione sociale, anche quando metterci la faccia non era facile. E’ troppo facile gridare ogni giorno al disastro ambientale, al complotto, all’affarismo. E’ questo il modo di affrontare i problemi? Può essere questa la proposta di governo per una città di oltre 100 mila abitanti che ha un ruolo rilevante nel tessuto economico e produttivo del Paese?
Alla ennesima pioggia di accuse che si riversano sulla mia persona rispondo che i Cinque Stelle sono prontissimi a puntare il dito su di me, sono meno pronti a parlare di casa loro. Sto ancora aspettando che dicano qualcosa sui sindaci di Parma e Livorno, le cui indennità sono tutt’altro che zero. Nel merito dico solo che ho vissuto sempre del mio lavoro, ho studiato, mi sono impegnato, ho sempre fatto il medico di famiglia esclusivamente per miei meriti e per la fiducia che mi danno i miei pazienti.
Sono stato l’unico parlamentare che si è dimesso, rinunciando a 4 anni di mandato, per fare il sindaco, in un impegno non facile dato il periodo di crisi che stanno vivendo gli enti locali.
Percepisco un vitalizio come tutti gli ex parlamentari della Repubblica avendo continuato a versare, al momento delle mie dimissioni,  la contribuzione volontaria. Dal 2011 ho rinunciato all’indennità da sindaco e sono stato sempre attentissimo ad ogni spesa. Faccio il presidente della provincia a zero indennità. Questi sono elementi oggettivi, in una dimensione della politica che – rivendico con orgoglio – è prima di tutto servizio”.

Non si è fatta attendere la controreplica dei 5 Stelle, per mano di Thomas De Luca: “Prendendo in prestito un vecchio aforisma di Pietro Nenni “le idee camminano sulle gambe delle persone” e le questioni personali sono anche questioni politiche. So dottore che con difficoltà digerisce il tema del conflitto d’interessi, ma conoscere chi ha finanziato la sua campagna elettorale non è una questione personale è una imprescindibilmente politica. Conoscere se uno dei suoi assessori ha cambiato posizione contributiva prima o dopo la nomina è una questione politica. La palla va giocata qui nel nostro palazzo, a casa nostra non altrove. Senza trasparenza, senza pulizia non andiamo da nessuna parte.

Il confronto sui temi noi lo abbiamo sempre strappato con le unghie e con i denti di fronte ad un muro di gomma fatto dai suoi sordi silenzi. Risuona ancora nella sala consiliare l’urlo dei cittadini che chiedevano il diritto alla salute e che hanno ricevuto la porta in faccia, oggi un anno dopo niente è cambiato.
Meno di un anno fa cantavate vittoria per l’accordo Thyssen, oggi sempre di più si sente il suono greve dello scricchiolio della fabbrica, in una totale assenza di alternative e con atteggiamenti da supercarcere nei confronti dei lavoratori su cui tutti tacciono. Solo nello scorso Consiglio avete nuovamente sbattuto in faccia la porta alla nostra richiesta di estirpare qualsiasi infiltrazione delle organizzazioni mafiose nella nostra città. L’unico approccio è quello di negare, negare, negare. Il confronto lei non lo ha rifiutato a noi ma ai cittadini.

Laddove lei vede il complotto, noi rispondiamo con informazione, dati, trasparenza, approccio scientifico e partecipazione.
Ora alle domande che noi abbiamo posto lei deve avere il coraggio di rispondere ai cittadini, non a noi nelle nascoste stanze di Palazzo Spada”.

Altro fronte su cui lo scontro è aperto, è quello relativo alla Polizia Municipale. Gli assessori alla Polizia Municipale, Falchetti Ballerani, e al Bilancio, Piacenti D’Ubaldi, hanno diffuso una nota nella quale accusano i pentastellati di aver sottoscritto un emendamento, nel quale si chiede il taglio di 100mila euro sui 118 individuati dalla giunta, come la cifra necessaria per il rinnovo della strumentazione in dotazione ai vigili urbani. Secondo quanto dichiarato dagli assessori, il M5S, avrebbe chiesto che quei soldi siano destinato all’acquisto di telecamere mobili: “I problemi relativi al parco auto a disposizione dei vigili urbani e  più in generale ai servizi dell’Ente – dichiarano gli assessori alla Polizia Muncipale Cristhia Falchetti Ballerani e al Bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi – sono noti da tempo e l’Amministrazione Comunale li ha affrontati reperendo risorse per 118 mila euro, quanto serve  per mettere a disposizione delle pattuglie e dei servizi comunali che hanno effettiva esigenza di mobilità nuove auto e moto capaci di sostituire quelle vetuste e particolarmente usurate. Una scelta per rafforzare la sicurezza della città, per migliorare le risposte alla cittadinanza, ma anche per abbattere i costi di gestione in quanto introducendo mezzi nuovi si vanno a ridurre drasticamente i costi delle manutenzioni. Ebbene a fronte di questa scelta dettata esclusivamente dal buon governo, una forza politica di opposizione, i Cinque Stelle, risponde con un emendamento all’assestamento di bilancio 2015, strumento finanziario fondamentale per reperire le risorse necessarie all’ammodernamento dell’autoparco.  Con un atto del 23 novembre, firmato da tutti e i consiglieri comunali dei Cinque Stelle,  si chiede che i 100 mila euro relativi alla integrazione per maggiori spese relative al servizio di noleggio e gestione autoparco esternalizzato vengano decurtati per finanziare l’acquisto e la successiva manutenzione di 50 telecamere mobili per la video sorveglianza. In questo modo si va ad azzerare il capitolo di spesa fondamentale per i mezzi di servizio dei vigili e degli uffici impegnati sul territorio. Una scelta irresponsabile che ci auguriamo venga respinta dal Consiglio Comunale già nei prossimi giorni, in sede di esame degli emendamenti”. 

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