Il 30 luglio a Pietrafitta si annuncia un concerto dalle emozioni particolarmente intense con Diunna Greenleaf e la sua Blue Mercy Band. Diunna è infatti un'artista pluripremiata, che non si risparmia, la cui voce proviene direttamente dall'anima ed il cui stile, incredibilmente energico e seducente, combina sapientemente il Gospel con il Blues ed il Soul. Diunna Greenleaf è una strepitosa cantante nativa di Houston, Texas, che ha nel suo background musicale delle forti radici nella Gospel music. Influenzata da artisti come Koko Taylor, Aretha Franklin, Rosetta Thorpe, Sam Cooke, Charles Brown, ha sviluppato uno stile personale incredibilmente energico e seducente. Innumerevoli i riconoscimenti e premi: ha ricevuto una nomination come “Migliore artista femminile tradizionale dell'anno” al Blues Music Award 2009; nel 2008 ha vinto un Blues Music Award come “Miglior nuovo debutto”; nel 2005 si è classificato prima all' “International Blues Challenge” di Memphis e l' Houston Press Awards Critics Choice l'ha premiata come “Migliore artista femminile”.
Dotata di una voce possente, Diunna è capace di far emozionare con un pezzo a cappella mentre la sua band, i Blue Mercy, guidata da un altro texano, il chitarrista John Richardson, rimane sui binari di un Blues elettrico piuttosto tradizionale. Ma Diunna non si ferma alla tradizione perché combina sapientemente il Gospel con il Jazz ed un Soul appassionato. Diunna ha aperto i concerti e si è esibita con numerosi artisti tra cui Bob Margolin, Keb Mo, Willie “Pinetop” Perkins, Hubert Sumlin, Willie “Big Eyes” Smith, James Cotton, Carrie Bell, Big Bill Morganfield, Smoking Joe Kubek and B'Nois King, Anson Funderburge, Sam Meyers and the Rockets, Bernard Allison, Odetta, Rod Piazza and the Mighty Flyers, I.J. Gosey, Sherman Robertson, Kenny Neal. Ma la missione Blues di Diunna non si ferma sul palcoscenico. Per tre anni consecutivi è stata presidente della Houston Blues Society, inscrivendosi nella storia come la prima donna ad aver ricoperto questa posizione.
Durante la sua presidenza si è servita della sua grande professionalità per dare alla luce il Willie Mae Thornton Blues Festival portando numerosi talenti del calibro Mrs. Koko Taylor, Mr. Bernard Allison, Texas Johnny Brown, I.J. Gosey, Diane Price, Mel Waiters, Betty Lewis, Gary Clark, Jr., Jeremy And The Hotboys, e molti altri ancora. Inoltre ha dato vita all'annuale Houston Blues Society Founders Day e ha continuato le attività del programma Blues In Schools attraverso tutti gli Stati Uniti. A seguire, per l'appuntamento della mezzanotte saranno protagonisti altri artisti umbri, gi Hard Enjoyin' che si esibiranno al Millenovecento Pub di Tavernelle proponendo un repertorio di classici del Soul e Rhythm'n'Blues rivisitati in chiave moderna, grintosa ed elettrizzante.
La Mostra di pittura “Rock su tela” alla Rocca medievale di Passignano (28 luglio – 2 agosto)
Linee vorticose di decori che scivolano su piani sfaldati di immagini deformate, come colte nell'intensità massima della loro possibilità emozionale. Immagini quasi psichedeliche, come lo è la musica che evocano e che sembrano poter dare suono anche al silenzio che le circonda, strutturandolo in scale e note. Icone della musica, rockstar quasi divinità pagane, che hanno identificato l'essenza di intere generazioni, evocano ora, con la loro solo presenza ritratta, quel clima di musica intensa, di libere possibilità creative, di visioni caleidoscopiche del reale, come possibilità dilagante di ricostruire la realtà. Immagini che sembrano evocare attraverso la ritmica della visione l'eco sonoro mancante, come una sorta di jam session visiva. Nella suggestiva Rocca Medievale di Passignano sul Trasimeno, dal 28 luglio al 2 agosto, l'eclettico Gavino “Rossovino” Parretta, musicista e artista, espone le sue tele.
Lavori in cui l'alterazione esecutiva, dovuta anche alla presenza dell'arte digitale, risponde alla sua natura di musicista, non solo per la scelta iconografica delle opere, ma anche, e soprattutto, per la dimensione vibrante, propria delle tele stesse, che sembra diffondersi nello spazio come entità sonora. Jimi Hendrix come colto dal fuoco sacro della sua chitarra, Jim Morrison e la sua mistica immagine maledetta…ed ancora altra musica ed altre icone, attraverso accostamenti di colori, di forme, di deliri come note all'eccesso. Intorno il silenzio antico della Rocca e la profondità del lago, anch'esso blu e vorticoso, come i colori e i decori dei quadri, che ricorda quell'atmosfera liquida, che frammenta le linee e distorce le immagini, avvolta dal silenzio, delle icone e della loro musica ritratte su tela.
