Cronaca

Villaggio Decathlon Olmo, la nuova viabilità: più rotonde e pista ciclabile

In commissione urbanistica a palazzo dei Priori giovedi mattina è tornata la pratica Decathlon, dove è stata approvata con 12 voti a favore ed un astenuto (Rosetti) la preconsiliare sul Villaggio della forma Oxilane Decathon in località Olmo: approvazione variante Suap. Si è parlato di una nuova viabilità necessarie per alleggerire il traffico nella zona intorno alle Quattro Torri. Le soluzioni? La riqualifica di una strada vicinale, nuove rotonde e una pista ciclabile.

Il progetto. Quello di Perugia, ha ricordato l’assessore Prisco, sarà il primo villaggio del genere in Italia, sull’esempio di quanto già realizzato in Francia, con spazi commerciali, parco e attrezzature sportive a disposizione gratuita dei visitatori, che potranno usufruire anche di attività organizzate direttamente da Decathlon oppure da soggetti pubblici e associazioni sportive. Un nuovo polo commerciale e di intrattenimento che vedrà, tra le altre cose, la nascita di circa duecento nuovi posti di lavoro. E’ un ultimo passo decisivo che porta, finalmente, alla realizzazione di un progetto che avrà importanti risvolti in termini economici, occupazionali e di valorizzazione dell’area. Peraltro la nuova viabilità consentirà, altresì, di correggere i problemi e disagi derivanti dalla rotonda sita di fronte al centro direzionale Quatto Torri.

La pratica del 2010. Il progetto era stato presentato dalla società Stargest Srl, già nel 2010, per la realizzazione di un villaggio della forma composto da un polo commerciale articolato in 3 immobili, per una superficie complessiva di circa 15mila mq e da un’area a parco e ad impianti sportivi ad uso pubblico. Successivamente, dagli uffici comunali erano stati richiesti interventi infrastrutturali, fuori comparto, indispensabili per rendere sostenibile l’impatto dell’insediamento commerciale previsto sulla viabilità, in particolare tra lo svincolo di Olmo del raccordo Perugia-Bettolle, il nodo viario delle Quattrotorri, Strada Corcianese e Strada di Lacugnano.
L’iter burocratico è quindi proseguito fino all’approvazione ultima da parte della Conferenza dei Servizi, lo scorso luglio 2015, del Consiglio Comunale, tra la fine del 2015 e i primi mesi di quest’anno, degli Uffici regionali e, ultima in ordine temporale, quella della Sovrintendenza.

Viabilità. Specificando alcuni aspetti del progetto, gli uffici hanno evidenziato che dal punto di vista della viabilità esterna si procederà a realizzare un collegamento tra Strada Corcianese ed il comparto commerciale, riqualificando una strada vicinale esistente a cura e spese del soggetto attuatore. Nell’intera area verranno, peraltro, realizzate diverse rotatorie che consentiranno in maniera importante di alleggerire il peso del traffico sull’attuale rotonda delle 4 Torri. E’ prevista, altresì, la realizzazione di una pista ciclabile, dentro e fuori comparto, che si raccorderà con i tracciati esistenti, da un lato in strada corcianese e, dall’altro in via Trasimeno Ovest (Olmo). Insomma, la nuova viabilità consentirà in maniera significativa di ridurre i disagi che oggi si registrano giornalmente nei pressi della rotatoria delle 4 Torri. L’obiettivo principale del piano regionale è la diminuzione in tre anni del traffico veicolare pari al 6%; Perugia è già oggi al 5%.
Dal punto di vista edilizio verranno realizzati 3 edifici (2 capannoni Decathlon ed uno del partner commerciale), ma anche parcheggi, un parco privato ad uso pubblico, con area verde, area picnic, beach volley, campo multifunzione, ecc. Gli oneri a carico del privato sono: le opere viarie ed il rispetto di un’altezza massima degli edifici di 11 metri. La superfice complessiva degli edifici è di 14.994 mq, di cui 11618 adibiti a vendita, mentre il parco sarà di 45mila mq.

La qualità dell’aria. Il consigliere comunale pentastellato Rosetti ha segnalato alcune criticità soprattutto in merito al deflusso delle acque ed alla qualità dell’aria. Rispondendo alle sollecitazioni, il dirigente del Comune Vincenzo Piro, ha spiegato come è stato condiviso un dettagliato piano di monitoraggio dell’aria che si svilupperà in tre fasi della durata di 4 mesi ciascuno: preventiva all’intervento, in contemporanea col cantiere e dopo il completamento delle opere. Questo modus operandi è stato ritenuto adeguato da Arpa; il piano sarà a carico del proponente, ma i controlli verranno eseguiti da Arpa tramite stazione mobile. Quanto agli aspetti idraulici (deflusso acque), Piro ha ricordato che sono stati analizzati nella fase progettuale, nella via e nella vas, tanto che nell’intervento finale è stata prevista una specifica area “invaso”.