“ Il viaggio della speranza ha salvato nostra figlia”, storia di Martina operata a Perugia - Tuttoggi.info

“ Il viaggio della speranza ha salvato nostra figlia”, storia di Martina operata a Perugia

Redazione

“ Il viaggio della speranza ha salvato nostra figlia”, storia di Martina operata a Perugia

Il racconto dei genitori che tornano a casa con la loro bambina operata dai chirurghi del S. Maria della Misericordia
Ven, 03/11/2017 - 15:24

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Dopo 43 giorni di degenza Martina è stata dimessa questa mattina e fra poco più di un mese festeggerà a casa, a Campagna, in provincia di Salerno, il suo primo compleanno. “Siamo arrivati a  Perugia carichi di speranza e partiamo con una certezza: nostra figlia sta bene, è guarita, anche se dovrà sottoporsi a controlli , almeno inizialmente, con una cadenza  di tre mesi – raccontano Francesco e Simona in una nota stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia una coppia di impiegati di Poste Italiane, finalmente sorridenti dopo settimane di angoscia-. L’ospedale di Perugia – proseguono-  ha restituito la vita a nostra figlia  ed è come fosse nata  una  seconda volta”.

Durante  un controllo di routine  a Martina  venne diagnosticato un tumore al surrene, grazie alla intuizione di una professionista scrupolosa, la pediatra Immacolata Scotese. “Quella diagnosi precoce ha dato un vantaggio alla equipe chirurgica che ha operato la nostra  Martina, noi li chiamiamo tutti  angeli.  Avevamo addosso una tragedia, ma loro oggi ci rendono felici come quando i bambini vedono i fuochi artificiali. A Perugia ci siamo sentiti adottati dal primo momento che siamo arrivati in ospedale. E’ bastato  un particolare per capire che eravamo in mani sicure:  alla prima Tac venimmo accompagnati dagli stessi professionisti che ci hanno accompagnati in questo viaggio incredibile: dal professor  Garzi e dal dottor Prestipino, ci siamo sentiti scortati, protetti”.

 “In quindici anni  di attività  chirurgica è la seconda volta che è capitato  di operare un bambino cosi piccolo con una patologia tanto grave: il Neuroblastoma  surrenalico è rarissimo, 150 casi all’anno in Italia- dice il responsabile della struttura complessa di Chirurgia Pediatrica -. Per la gestione di tutto il caso, si  è resa necessaria l’attivazione di una equipe multidisciplinare che ha impegnato diverse strutture, la Oncoematologia Pediatrica, la Radiologia, la Medicina Nucleare, La Unità di Terapia Intensiva Neonatale, la Chirurgia Vascolare, la Anestesia. L’intervento chirurgico è durato 7 ore, il vantaggio è stato che la massa tumorale non infiltrava ancora  organi vitali, e la sua asportazione depone per una prognosi favorevole”.

Simona e Francesco, al momento delle dimissioni di Martina, in segno di riconoscenza  verso tutti gli operatori sanitari, hanno voluto esprimere sentimenti di gratitudine al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Emilio Duca.

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