L’onorevole Leoluca Orlando sarà a Spoleto domenica prossima (Villa Redenta, alle ore 17) per un incontro con la cittadinanza nel corso del quale saranno illustrati gli aspetti salienti del programma che l’IdV intende portare avanti. Ma i riflettori saranno puntati su quanto avverrà a margine dell’incontro, ovvero alla riunione con cui si chiariranno definitivamente gli assetti del Partito spoletino. Un appuntamento decisivo per porre fine alle polemiche che, come accade un po’ in tutti i Partiti in questa prima fase elettorale, stanno interessando anche l’Idv. Da una parte c’è il presidente del partito, Nando Pietro Tomassoni, che starebbe spingendo per ricercare un accordo diverso da quello che a livello provinciale e regionale sembra ormai raggiunto con il Pd. Tomassoni, infatti, spererebbe di creare una lista in cui imbarcare alcuni esponenti di Sinistra Democratica (Fausto del Frate e Alfredo Andreani i nomi che ricorrono in queste ore con insistenza) e dei Comunisti Italiani (la corrente di Duccio Alberti). E, perchè no, ricercare anche un candidato sindaco diverso da quello designato dal Pd. Infondata invece, a detta dello stesso Tomassoni, la voce che vorrebbe il consigliere comunale del Pdci, Giampiero Calabresi, pronto ad un ingresso nel partito di Di Pietro. “Non c’è alcuna possibilità di un suo ingresso, almeno fino a quando non sarà chiarito il processo per Poreta” fa sapere il presidente. Come a dire che per Calabresi non c’è posto ancora per diverso tempo, visto che lo stesso consigliere già da tempo ha deciso di rinunciare alla eventuale prescrizione. Tomassoni però sembra cavalcare la posizione di Calabresi per allontanarsi dal Pd, che nelle ultime ore ha indicato Giancarlo Cintioli (anche lui impelagato nel processo per la cava di Poreta) quale capolista alle prossime amministrative. Nel pomeriggio è stata diramata una prima nota di Tomassoni, in attesa del comunicato ufficiale. Che però, al momento, non è ancora arrivato. Dall’altra parte resta il leader del Partito, Carlo Calandri, che, alla faccia della carica di portavoce, viene mantenuto all’oscuro delle comunicazioni del presidente. Tomassoni, da parte sua, ribadisce che “Carlo Calandri rappresenta il nostro punto di forza essendo un consigliere in carica”. Parole che non bastano a sanare le distanze fra i due. Il popolare consigliere dell’Alta Marroggia, a quanto è dato sapere, sarebbe infatti stanco delle continue fughe di una parte del Partito e avrebbe fatto sapere ai vertici regionali di attendere con ansia l’incontro con l’onorevole Orlando al fine di sciogliere una volta per tutte i suoi dubbi. “Non voglio far parte di un partitino – ha detto – dove non sono chiari i fini di alcuni dei suoi esponenti locali. Ho la massima fiducia in Orlando e nel coordinatore provinciale Aviano Rossi, a loro sono sinceramente legato ma a questo punto devono fare una scelta chiara su ruoli e competenze. Io da parte mia sono pronto a portare avanti le idee e i valori del Partito, con il massimo impegno e trasparenza, sia verso il Partito, sia verso l’elettorato. Ci sono tutte le carte in regola per vincere queste elezioni ma è fondamentale cominciare a lavorare subito per il bene della città”.
VERSO LE ELEZIONI: DOMENICA ARRIVA ON. ORLANDO. VICINA LA FIRMA CON IL PD. CALANDRI VUOLE GARANZIE. MA C’E’ CHI GUARDA ALTROVE
Gio, 19/03/2009 - 23:58