La noia, il caldo e il mese di agosto passato in città sono elementi che, a volte, possono davvero “dare alla testa”. E non c’è espressione più giusta per segnalare l’ultimo atto vandalico perpetrato nella notte al monumento in memoria di Venanzio Gabriotti sito in viale Vittorio Veneto a Città di Castello. Alcuni ignoti, infatti, hanno letteralmente divelto il busto con le sembianze del martire della Resistenza tifernate, lasciando la base superiore della colonnina praticamente vuota, con pochi resti dello “sfregio”.
Il fatto, tra l’altro, avviene esattamente pochi giorni dopo l’ennesimo atto di vandalismo ai danni dei Giardini del Cassero, motivo per il quale l’Amministrazione aveva deciso di adottare un servizio di sorveglianza pomeridiana all’interno di quest’ultimo luogo.
A commentare l’assurdo gesto è intervenuto da poco il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta: “Condanniamo un gesto che per la sua bassezza non può che essere frutto di teppismo e abbiamo già provveduto perché il busto sia ripristinato quanto prima. Chiunque sia stato, ha compiuto un gesto incivile, barbaro. Qualsiasi intenzione lo abbia spinto, deve sapere che davanti alla comunità tifernate non ha certo fatto una bella figura”.