Cronaca

Uova contaminate, sequestro cautelativo in Umbria | Tracce di Fipronil – AGGIORNAMENTI

Un allevamento avicolo umbro è stato sottoposto dall’Asl 1 a sequestro amministrativo cautelativo, di carattere sanitario, per il rilevamento di tracce dell’insetticida tossico ‘Fipronil’ su alcune partite di uova, che sono state immediatamente inibite da ogni distribuzione commerciale, senza alcun pericolo per la salute dei cittadini”: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, evidenziando che “la situazione in Umbria è sotto controllo, grazie all’intervento tempestivo dei tecnici della Regione, delle Usl e dell’istituto zooprofilattico di Umbria-Marche, che da tempo stanno monitorando la situazione con controlli serrati su tutto il territorio regionale”.

Sono circa 280mila – spiega Barberini – le uova risultate contaminate, che verranno completamente avviate alla termodistruzione. È, inoltre, immediatamente scattato il sistema di allerta finalizzato al recupero di eventuali prodotti già messi in commercio, facilmente rintracciabili in base al lotto di produzione, per evitare eventuali consumi a rischio. A tale proposito – sottolinea l’assessore – è opportuno chiarire che, per l’uomo, il livello tossicità del ‘Fripronil’ è sopra lo 0,72 mg/kg, mentre quello rilevato nelle uova sequestrate è di 0,047 mg/kg, quindi di gran lunga inferiore”.

Barberini evidenzia infine che “sono stati sequestrati anche tutti gli animali a rischio nell’allevamento, circa 47mila capi, e sono in corso indagini per capire le cause esatte della contaminazione, e cioè se dovuta alla movimentazione di pollame contagiato in altri territori italiani o europei o a un utilizzo improprio dell’insetticida”.

Aggiornamento 2 settembre ore 10.14 – “E’ stata evidenziata dal sistema di autocontrollo del quale dispone l’azienda agricola fratelli Mengoni, la presenza di tracce di Fipronil nelle 280 mila uova individuate in Umbria”. A parlare è l’avvocato l’avvocato dell’azienda, David Zaganelli, che sottolinea come la Mengoni si sia autosegnalata alle autorità e abbia fermato la distribuzione del lotto interessato (comunicando quanto rilevato ai clienti) e bloccato l’allevamento.
La società, nella sua nota, ha spiegato che vengono eseguiti “continui e numerosi controlli sulle uova prodotte” ed è stato così rilevato “Fipronil in misura modesta e atossica su un nostro campione, sebbene nella nostra struttura detto prodotto non sia stato mai utilizzato”. “A riprova del nostro corretto operato – si legge ancora nella nota –, teniamo a precisare che la nostra attività sta continuando ad operare regolarmente e in particolar modo le uova a terra prodotte nei nostri stabilimenti sono state analizzate dalle autorità e risultate negative alla sostanza incriminata”.

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