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Università, Perugia e la Stranieri non brillano / Maglia nera per la ricerca

Un quadro importante sulla salute e la qualità delle Università italiane pubblicato da Il Sole24 Ore nell’edizione di oggi: nella lista ci sono anche l’Ateneo perugino e l’Università per Stranieri, anche se non tra i primi posti, e neppure per aspetti positivi. Niente lodi, insomma, nè baci accademici. Anzi: in Umbria le università sembrano essere state rimandate a settembre.

Gli indicatori – I risultati ai quali gli analisti sono giunti sono frutto di indicatori differenti rispetto agli studi effettuati negli anni scorsi: il metodo è infatti basato metà sulla misurazione della qualità della ricerca, e metà per la didattica, ed è stato applicato sia agli atenei statali che a quelli non statali. Per la didattica hanno gran peso gli stage effettuati nelle grandi aziende, le esperienze internazionali nelle carriere degli studenti, dunque l’internazionalizzazione dell’ateneo e l’inserimento dei neo-laureati nel mercato del lavoro. Altrettanto importante è la tematica del diritto allo studio, con l’erogazione delle borse per gli studenti capaci e meritevoli. Un ruolo fondamentale nella creazione della clasifica è stato giocato da Alma Laurea e da Cineca (il vecchio consorzio Stella). Per la ricerca invece bisogna rifarsi ai dati del Vqr (Valutazione della Qualità della Ricerca), anche se tante novità arriveranno con le analisi dell’Anvur, che per ora si fermano al 2010 e dunque tengono fuori i ricercatori più giovani.

La classifica – Andando più nello specifico, spiccano per qualità gli Atenei del nord Italia, come Trento e Verona che si contendono il primato quasi su tutto. Maglia nera per le università del sud, con la Orientale di Napoli che ormai arranca memore dei suoi vecchi fasti. La colpa, se così si può chiamare, è anche dei tanti giovani che scelgono le università del nord Italia per la loro formazione. Ottima la posizione per il Politecnico di Milano, prima per sostenibilità, per La Sapienza di Roma, migliore ateneo della capitale, per Bologna e Urbino.

In Umbria – Stringendo il campo su Perugia, troviamo la Stranieri tra le peggiori per sostenibilità (numero medio di docenti nelle attività di base e caratterizzanti per corso di laurea), al 59esimo posto; tra le migliori sia lo Studium che la Stranieri per il numero di borse di studio erogate, pari al 100%. L’ateneo che fu del rettore Giannini si difende però in termini di attrattività, posizionandosi all’ottavo posto, ma è di nuovo tra le peggiori per gli stage e il numero di crediti raggiunti attraverso questo tipo di attività formative (53esimo posto). Nella classifica generale, l’Università di Perugia è al 32esimo posto, mentre la Stranieri scivola in fondo al 58esimo, che si aggiudica la maglia nera anche per la ricerca (61esimo, e ultimo, posto). Lo Studium per la ricerca è alla 37esima posizione, mentre per la didattica al 28esimo.

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