Unipg, l'impasse del C.L.A.| Le dimissioni del direttore |Mancano lettori e amministrativi - Tuttoggi.info

Unipg, l’impasse del C.L.A.| Le dimissioni del direttore |Mancano lettori e amministrativi

Alessia Chiriatti

Unipg, l’impasse del C.L.A.| Le dimissioni del direttore |Mancano lettori e amministrativi

Tagli ai precari, Udu chiede incontro al Rettore, giovedì l'assemblea | Idee in Movimento, "monitoriamo" | Preoccupazione per laureandi e studenti Erasmus
Mar, 11/10/2016 - 22:49

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Una situazione definita difficile tanto dagli studenti quanto dai loro rappresentanti. Un impasse, dopo i tagli consistenti al personale” in ateneo, che sembra aver investito il C.L.A., il Centro Linguistico d’Ateneo di via Enrico dal Pozzo a Perugia. Dove tutti gli studenti dei vari corsi di laurea dell’Università degli Studi si recano per seguire le lezioni di lingua, per superare le idoneità, qualora richieste, o gli esami previsti dal piano di studio. Ma al C.L.A., per quest’anno accademico, i corsi hanno qualche difficoltà a partire e manca l’organico, tra lettori e dipendenti amministrativi. E ieri pomeriggio sarebbe arrivata la tegola più pesante, con le dimissioni del direttore del Centro, Luigi Russi, che parrebbero essere già state protocollate.

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La bomba è esplosa proprio ieri, 10 ottobre: alle 16 infatti, come comunicano anche da Idee in Movimento con una nota stampa inviata dalla rappresentante Livia Luzi, al C.L.A. era stata programmata la prima lezione del corso di livello B2 di inglese. Ma così non è stato. “Le classi predisposte – scrive Luzi – erano infatti solo 2, da 35 studenti ciascuna, solo che gli studenti presenti interessati a partecipare al corso erano 150 circa”. Nessun avviso inviato ai frequentanti, e poi nessuna lezione. Tanto che agli stessi 150 studenti presenti è stato richiesto di superare una selezione “improvvisata” per poter partecipare al corso, poi di fatto non verificatasi per l’opposizione manifestata dai rappresentanti.

A cercare di risolvere il problema dei corsi saltati e dei 150 studenti rimasti ‘orfani’ della lezione, ieri pomeriggio al C.L.A. c’erano solo due persone: il portiere e un dipendente amministrativo. L’unico, ci dicono gli studenti e i loro rappresentanti, ad essere rimasto impiegato nel plesso di via Enrico dal Pozzo proprio dopo i tagli alle risorse umane. Alla fine è stata presentata una lista di studenti, esclusi per il soprannumero dal corso, alla segreteria didattica “per attivare un numero sufficiente di lezioni da garantire a tutti il diritto allo studio“, scrivono da Idee in Movimento. Oggi poi, sul sito web del C.L.A, è comparso un avviso, che riporta la nuova programmazione dei corsi di lingua.

I rappresentanti degli studenti, da Idee in Movimento al sindacato dell’Udu-Sinistra Universitaria, hanno già raccolto tutte le segnalazioni riguardo l’accaduto. Da entrambe le parti si parla di “problemi all’organico“, con i lettori madrelingua, incaricati di insegnare agli studenti, che non sarebbero adeguatamente ricompensati economicamente per il loro lavoro. All’unisono arriva la necessità di mediare per trovare una soluzione, in particolare per gli studenti che necessitano della continuità didattica. Più preoccupante diventa la situazione per i laureandi, che hanno naturalmente bisogno di superare gli ultimi esami per terminare il corso di studi, e per gli studenti che si preparano a vivere l’esperienza dell’Erasmus: questi ultimi in particolare, senza l’idoneità di lingua, semplicemente non possono partire per frequentare l’università nell’ateneo che li accoglie fuori Italia.

Intanto Udu-Sinistra Universitaria ha chiesto un incontro con il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi. Martina Domina, Presidente del Consiglio degli Studenti e rappresentante del sindacato studentesco, attraverso il sito “La Locomotiva”, ha così commentato l’accaduto: “era lo scorso 11 aprile quando all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli Studi di Perugia parlavo della situazione dei dipendenti precari dell’Ateneo. Avevo chiesto, davanti a una folta platea istituzionale, che l’Amministrazione centrale si facesse carico di risolvere il problema al più presto e di impedire dunque un taglio drastico delle risorse umane, altrimenti le conseguenze non sarebbero tardate ad arrivare. E sarebbero state visibili a tutti, studenti compresi. Ecco, è arrivato proprio quel giorno. È arrivato il giorno in cui ci si trova al CLA, Centro Linguistico d’Ateneo, come fosse un luogo abbandonato a se stesso.
Corsi di lingua che non partono, classi accorpate e quindi sovraffollate, iscrizioni già chiuse che tagliano fuori centinaia di studenti e segreterie inefficienti. No, non sono solo coincidenze: sono le reali conseguenze della mancanza di personale presso il CLA. 
Dei tagli così consistenti al personale presso il Centro Linguistico non solo creano disagi giornalieri a chi è riuscito ad iscriversi per tempo e si ritrova in classi sovraffollate in cui è molto difficile seguire, ma hanno gravi ripercussioni sulla carriera dello studente. Chiedo – conclude Domina – a nome di tutti gli studenti, che ci vengano date delle risposte al più presto e che si faccia fronte tempestivamente a questa situazione che attanaglia da giorni il CLA ponendo fine agli innumerevoli disagi e disservizi che coinvolgono studenti e dipendenti. Ritengo sia inaccettabile questa indifferenza e per questo sollecito un intervento immediato. Noi studenti e rappresentanti siamo sempre qui, pronti a dialogare e collaborare per il bene della nostra Università, e quindi della nostra città.

Gli studenti, con Udu, si ritroveranno giovedì alle 16.30 nell’aula II del Dipartimento di Lettere di Perugia proprio per parlare e discutere dell’accaduto.

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