UN POMERIGGIO ALLA SCOPERTA DI 7 SECOLI DI STORIA DI AGLIANO - Tuttoggi.info

UN POMERIGGIO ALLA SCOPERTA DI 7 SECOLI DI STORIA DI AGLIANO

Redazione

UN POMERIGGIO ALLA SCOPERTA DI 7 SECOLI DI STORIA DI AGLIANO

Mer, 06/08/2008 - 12:18

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Un tuffo nel passato per guardare al futuro. E' questo lo spirito che ha animato il comitato “Amici di Agliano” nell'organizzare l'incontro tra arte e cultura su: “Agliano e le sue bellezze attraverso sette secoli di storia”, in programma il 9 agosto alle ore 17,30 presso la chiesa di San Pietro Apostolo della frazione di Campello sul Clitunno. All'incontro parteciperà anche l'arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Riccardo Fontana, il sindaco di Campello sul Clitunno, Paolo Pacifici, e la presidente della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano, Vincenza Campagnani. Agliano è un piccolo borgo medievale nel Comune di Campello sul Clitunno, raggiungibile dalla strada che da Spoleto, la via cosiddetta de La Spina, conduce a Sellano. Molta gente della valle centrale umbra vi trascorre il periodo estivo. Pochissimi quelli che vi risiedono tutto l'anno. Si trova a 1.030 metri di altitudine sul livello del mare, dista circa 18 km da Spoleto.

Il pomeriggio del 9 agosto, dopo una visita guidata agli affreschi cinquecenteschi del tempio, le cui origini si perdono attorno al Mille, e che sarà curata dallo storico dell'Arte Carlo Roberto Petrini del Museo di Trevi, sulla piazzetta del borgo si svolgerà un'interessante conferenza sulle origini, curiosità e peculiarità linguistiche dello Statuto di Agliano, risalente al 1478 e sulla organizzazione sociale e politica che vigeva all'interno del castello, le cui origini vengono fatte risalire agli Alberici, nobile famiglia sellanese. La conferenza, moderata dal dott. Renzo Berti della cattedra di Istituzioni di Diritto Pubblico, nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Perugia, vedrà gli interventi della ricercatrice di storia ed archivistica, Prof.ssa Bianca Manna e del cultore di storia locale, dott. Giuseppe Guerrini.

La professoressa Manna si soffermerà sugli aspetti storici dall'origine della via della Spina alla storia della ribellione del Castrum di Agliano a Spoleto e la guerra con 7000 fanti e duecento cavalieri per ridurre all'obbedienza Agliano, Cammoro e i dodici castelli rivoltosi nel XV secolo. Affronterà anche i contenuti normativi e le ordinanze dei Priori di Agliano che disciplinavano la vita della comunità.

Il dottor Giuseppe Guerrini racconterà come vivevano gli abitanti di Agliano nel '500, all'epoca dello Statuto. Traccerà un profilo dell'economia locale del tempo e della religiosità di Agliano.

La chiesa di San Pietro apostolo di Agliano

La chiesa di San Pietro apostolo è stata costruita all'interno del castello di Agliano. L'origine dell'edificio sacro si fa risalire al secolo XIV. La facciata è in filari di pietra calcarea locale con portale centrale architravato, sempre in conci dello stesso materiale. Sull'architrave la data 1861, sicuramente riferita ad un intervento di restauro. Nella parte superiore si apre una finestra con arco a tutto sesto. Il timpano e il campaniletto a vela sono ricoperti da uno strato di intonaco. A destra è stato aggiunto un corpo di fabbrica che doveva essere un luogo di culto, si dice fosse la sede della Confraternita della Madonna dei Turchi. L' interno della chiesa è costituito da una navata unica a pianta rettangolare, suddiviso in lunghezza da pilastri collegati con archi, a tutto sesto, e volte a crociera. Al centro delle due pareti laterali erano sistemati due altari con cornici in stucco sormontati da dipinti di modesta fattura.

L'interno ha accolto intorno alla metà del Novecento un ulteriore restauro che ha riguardato il rifacimento del pavimento e della decorazione “a stampino” delle pareti. Il recente restauro, in seguito al sisma del settembre del 1997, ha riportato alla luce gli affreschi, del presbiterio, realizzati su due registri. I dipinti dei secoli XV e XVI raffigurano al centro l'Incoronazione della Vergine, la Madonna del soccorso, San Sebastiano e Cristo nel sepolcro. Nella piccola abside ancora un affresco, databile tra la fine del sec. XIV e l'inizio del XV, raffigurante la Crocefissione con Santi.


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