Umbria Rock Festival, intervista esclusiva di TO con il patron Yashwant Bajaj - Tuttoggi.info

Umbria Rock Festival, intervista esclusiva di TO con il patron Yashwant Bajaj

Carlo Vantaggioli

Umbria Rock Festival, intervista esclusiva di TO con il patron Yashwant Bajaj

A pochi giorni dall'avvio ufficiale dell'attesa manifestazione musicale di Massa Martana, "Yash" Bajaj racconta a TO la sua creatura
Dom, 27/07/2014 - 15:50

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Fervono i preparativi per la prima edizione di Umbria Rock Festival a Massa Martana. L’imponente struttura del palco, lo stesso di Umbria Jazz ed uno dei più grandi montati in Europa, è ormai quasi completata, anche grazie alla breve tregua metereologica degli ultime ore.
E’ innegabile che questa manifestazione musicale ha suscitato in Umbria, ma sopratutto negli ambienti musicali italiani e oltre confine, una curiosità attenta legata sopratutto alla formula organizzativa innovativa, che seguendo il trend di alcuni tipi di investimento in cultura degli ultimi anni, decide di fare a meno da subito dei contributi pubblici, utilizzando invece, con forti anticipazioni, il denaro dei promotori e degli sponsor privati che in questo modo sono completamente liberi di usare creatività e regole che loro stessi ritengono necessarie per la buona riuscita della manifestazione.
Questo è stato il filo conduttore dell’intervista che nei giorni scorsi Tuttoggi.info ha realizzato con il patron di Umbria Rock Festival, il businessman inglese Yashwant Bajaj “Yash”, che con la sua società di base a Singapore, la Asha Music sta lavorando senza sosta da un anno alla realizzazione dell’evento musicale. Lo stesso Yash ci conferma che prima ancora di questa ultima fase operativa ci sono voluti altri 3 anni per mettere a punto tutti i dettagli della prima edizione.
Legato all’Umbria dal 1988, dopo oltre venticinque anni passati a contatto con  la regione, “Yash” Bajaj ha manifestato il desiderio di restituire al territorio (da otto anni Massa Martana è ormai la sua seconda casa) valore e visibilità internazionale grazie alla musica.
E quello tra musica rock e natura, in generale, è un matrimonio che dura dal ’69, da quando, nella cittadina di Bethel nello stato di New York, prese vita Woodstock il primo vero festival rock della storia. Quarantacinque anni dopo nasce quindi l’Umbria Rock Festival, tre giorni per vivere lo spirito collettivo di divertimento e fratellanza proprio dei grandi festival internazionali. Infatti, se per tanto tempo in Italia l’idea di festival è stata associata ad autodromi e parchi cittadini, Umbria Rock punta ad essere una vera novità, grazie ad un palco immerso nel verde e un’area camping attrezzata nella cornice dei Monti Martani e nel cuore della campagna umbra, per vivere appieno la tre giorni di musica, divertimento, natura ed amicizia.
Nel teaser della manifestazione (video promozionale che sta girando in tutti i canali dedicati e nei social in rete), il tratto dominante del messaggio è il colore ma sopratutto una immagine di socialità molto simile alla Swinging London degli anni ’60. E Yash conferma ai nostri microfoni che nell’idea di festival rock che si è voluta dare, molto ha influito anche la sua formazione musicale ed il gusto affinato negli anni londinesi.
Questo imprenditore e finanziere di origini indiane, non è certamente un “pazzo”, e alla fine lui stesso sa bene che anche le istituzioni regionali e gli addetti al settore, non lo hanno considerato tale. Anzi Mr. Bajaj è stato preso molto sul serio, anche se la “sua” Massa Martana ha fatto fatica all’inizio a capire cosa volesse combinare in un’area enorme alle porte della tranquilla cittadina umbra, proprio davanti a “Santa Maria in Pantano” edificata tra il VII ed il VIII secolo d.C. e che farà da cornice ad una delle line-up più straordinarie del panorama musicale europeo. Alla fine però è nata una collaborazione splendida che vede coinvolti anche tantissimi giovani a cui Yash ha dato la possibilità di fare esperienza come volontari in un contesto organizzativo di alto livello.
Mr. Bajaj spiega anche nell’intervista che la diversificazione dell’offerta nei biglietti, con la costruzione anche di pacchetti per più giorni dedicati e per tutte le tasche, è parte della novità di questo Festival, insieme al fatto che, a chiunque lo voglia, è stata riservata un’ampia zona proprio a ridosso dell’area del concerto, per poter campeggiare liberamente, come nella migliore tradizione rock degli anni ’60.
Il patron di URF ci conferma anche che le collaborazioni, una per tutte quella con Umbria Jazz, sono state importanti, così come anche le esperienze internazionali di successo da cui prendere spunto, ma non da copiare, come il Festival di Glastonbury.
Un lavoro certosino di ricerca e di messa a punto che metterebbe a dura prova anche i nervi più saldi, ma che nel viso ieratico di Yash e nei suoi modi calmi e molto cordiali lascia stupefatti, considerando che mancano pochi giorni all’avvio della poderosa macchina del rock umbro.
Per la realizzazione dell’intervista rilasciata a TO, Mr. Bajaj ha voluto personalmente accompagnarci nell’Area Stage del concerto, mentre erano in corso i montaggi delle torri del palco, per farci capire e vedere che tutto era reale e che anzi si stava lavorando senza sosta per rispettare i tempi previsti.
Tutti conoscono ormai i grandi nomi che si esibiranno a partire dal 1 agosto prossimo sul palco di Massa Martana (Paul Weller, Peter Hook-fondatore di Joy Division e New Order, Basament Jaxx, The Charlatans, James, The Cribs, The Courteneers, Jason Ridell, BMX Bandits oltre ad Apache Darling, Be Forest,  Filippo Graziani, Re-TROS ed Elara Caluna), ma Yash tiene a farci sapere che alcuni grandi artisti, americani in questo caso, non hanno potuto essere presenti solo perchè precedentemente impegnati e che gli stessi hanno promesso la loro partecipazione alla prossima edizione. Dunque due news interessanti, la prima è che si sta già lavorando alla prossima edizione di URF e la seconda è che le conoscenze e i buoni rapporti di Mr. Bajaj corrono anche oltreoceano.

E a proposito di artisti importanti, abbiamo anche chiesto a Yash se hanno contato più i rapporti di amicizia e di conoscenza con i musicisti o se  ci sono stati altri fattori determinanti perchè poi gli stessi hanno accettato di venire in Umbria alla prima edizione di un Festival nuovo di zecca. E Mr. Bajaj ci ha spiegato che ha contato molto anche la reputazione finanziaria dell’organizzatore (una indiscrezione non confermata  sosterrebbe che gli artisti di questa prima edizione di URF siano già stati tutti pagati).
Ce n’è quanto basta per tenere sulle spine tutti gli amanti del Rock, ma sopratutto gli addetti ai lavori, che guardano con attenzione alla riuscita della prima edizione di Umbria Rock Festival.
Per quanto ci riguarda, mai prima d’ora l’organizzatore di una manifestazione di questo livello, si era concesso con tanta disponibilità e cortesia alle domande della stampa, al contrario di alcuni “patron” o direttori artistici locali che ormai portano la medaglietta dell’intoccabile, e questo è già un importante segno di trasparenza e volontà di comunicare che rende giustizia anche ad un linguaggio universale come quello della musica. Nessuna lista di domande da visionare preventivamente da parte dell’Ufficio stampa e sopratutto nessun argomento su cui Yash Bajaj non volesse rispondere. Insomma oltre al paradiso del Rock anche il paradiso dell’informazione.
Appuntamento dunque il prossimo 1-2-3 agosto a Massa Martana per la prima edizione di Umbria Rock Festival.

Riprese e montaggio di Sara Cipriani – Watch the video (versione senza traduzione)

(Ha collaborato Alessia Chiriatti)

Riproduzione riservata

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