Marini per fine anno: "Umbria sana" / Unificare le regioni? "Nessuna preoccupazione" - Tuttoggi.info

Marini per fine anno: “Umbria sana” / Unificare le regioni? “Nessuna preoccupazione”

Alessia Chiriatti

Marini per fine anno: “Umbria sana” / Unificare le regioni? “Nessuna preoccupazione”

La protesta dei lavoratori irrompe in regione / Dichiarazioni anche su legge elettorale e bilancio
Ven, 19/12/2014 - 14:09

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(Aggiornamento 23,35) – Dopo aver ricordato che “le Regioni hanno rappresentato il comparto che più ha contribuito al percorso di risanamento ed in maniera sproporzionata rispetto al loro peso sulla spesa pubblica” la Marini ha sottolineato come “il disegno di legge stabilità 2015 contiene un ennesimo taglio alle risorse regionali” che, insieme alle manovre già in vigore e che dispiegheranno per intero i loro effetti nel 2015, “comporteranno per la Regione Umbria un impatto stimato in circa 90 milioni di euro”. Una situazione che l’Ente ha affrontato ed affronta attraverso una serie di azioni e strumenti come la razionalizzazione e il contenimento della spesa e il pacchetto di riforme istituzionali ed endoregionali. Tra le azioni per il contenimento della spesa la riduzione dei componenti dei consigli di amministrazione e dei collegi sindacali di enti ed agenzie regionali, la riduzione dei compensi, gettoni e retribuzioni corrisposte ad organi ed organismi di enti e agenzie regionali e società partecipate, la riduzione dell’80% della spesa per consulenze, quella delle spese per l’autoparco, per il personale e dei costi della politica.

La Regione – ha detto la Marini -, nel corso di questa legislatura, ha più che dimezzato le società partecipate, passando dalle originarie 7 a 3 società“. Per quanto riguarda la pressione fiscale, l’Umbria è “fra le più basse d’Italia” con la cancellazione di tutte le tasse di concessione, la non applicazione dell’impostaregionale sulle emissioni sonore degli aerei, in non aumento della tassa automobilistica, l’applicazione al minimo di legge dell’addizionale regionale al gas metano e la riduzione in maniera selettiva dell’Irap. Per quanto riguarda le crisi che hanno visto e vedono coinvolte numerose e importanti aziende dell’Umbria, la Regione ha aperto 20 Tavoli regionali, con 19 situazioni risolte e avviate a soluzione e 1051 posti di lavoro salvaguardati. E per ricordare il “metodo da seguire” per affrontare anche altre vertenze ancora aperte in Umbria la presidente ha svolto la conferenza stampa con accanto un caschetto bianco dei lavoratori dell’Ast di Terni.

Ore 14.09 – E dopo la conferenza stampa il consigliere Nevi ha replicato alle parole della presidente Marini: “La presidente della Regione ha tenuto la sua conferenza stampa e ha avuto il coraggio o la faccia tosta di dire che lascia una regione più leggera. Forse si riferisce al fatto che la regione è senza più risorse con meno imprese, meno posti di lavoro, più tasse“.
Secondo Nevi, siamo in presenza invece di “una regione che affronta con leggerezza le crisi che ancora ci sono e che si trascinano da anni (vedi Basell, Merloni e Trafomec) per l’inconsistenza della regione stessa. Leggera infine nel promettere cose che poi puntualmente non succedono (esempio chiusura del ciclo rifiuti, riforma endoregionale, riforma dei consorzi di bonifica, attuazione della riforma della sanità, nascita delle aziende ospedaliere con l’Università)“.
La Marini – prosegue Nevi – ha avuto anche il coraggio di dire che ha riorganizzato le partecipate quando il segretario del suo partito le ha ricordato che su questo tema non è stato fatto nulla. Veramente oggi alla presidente – conclude Nevi – è mancato il pudore ma tanto le bugie hanno le gambe corte e tutta l’Umbria e anche molti autorevoli esponenti del centro sinistra ripetono quanto in questi cinque anni si è parlato di riforme ma si è fatta conservazione”.

Conferenza di fine anno in regione questa mattina a Palazzo Donini. Il bilancio è stato interrotto dalla protesta dei lavoratori della provincia, che hanno chiesto solidarietà e aiuto proprio alla presidente Marini e alla Regione tutta. La manifestazione ha comunque consentito alla presidente e agli assessori della giunta di cominciare con la conferenza. In prima battuta, la presidente ha ringraziato “giunta e consiglio, sia maggioranza che opposizione. L’Umbria esce con la schiena dritta sul piano morale della funzione di governo e sulla rappresentanza legislativa. E mi riferisco agli scandali che ci sono stati nelle altre regioni. L’Umbria è sana, lo sono i conti, lo è la sanità che è sempre stata sotto controllo“.

Il bilancio – Per cinque anni abbiamo salvaguardato e potenziato la rete dei servizi – ha dichiarato Marini – nonostante quasi 400 milioni in meno da parte dello Stato. Parlo di politica per le famiglie, scuola, sanità, diritto allo studio universitario. Abbiamo potenziato e migliorato la sanità che già era eccellente. In cinque anni non abbiamo mai aumentato Irpef e Irap, ne siamo fieri. Avrei voluto un’inversione di rotta dell’economia umbra più soddisfacente in tema di crescita e occupazione, ma non dipende solo da noi. È un discorso che riguarda Bruxelles e Roma“.

Il riferimento ad una regione sana, oltre che da un punto di vista finanziario, anche legale, è tutto per l’operazione dei Ros Quarto passo, che la scorsa settimana ha portato a 54 arresti in provincia di Perugia. “l’Umbria non deve abbassare guardia, sopratutto in un territorio come il nostro che non essendo abituato a questi fenomeni, non ha sviluppato i giusti anticorpi. Il Procuratore Antimafia ha detto che non esiste una rete di collusione con la classe politica. Questo mi rende fiera della mia regione. La classe politica regionale, di maggioranza e opposizione è sana, non sarei qui se non avessi avuto la certezza di avere una squadra di governo e degli interlocutori onesti.”

Sul progetto costituzionale che intende unificare le regioni, la presidente Marini ha dichiarato di non essere preoccupata, ma anzi di guardarvi come ad una potenzialità, se gestita nella maniera corretta: “Non la vedo con preoccupazione, né spavento? So che i prossimi anni saranno caratterizzati dalle riforme costituzionali. Spero che però si facciano con intelligenza, senza scorciatoie. Ci sono piccole regioni efficienti e altre sempre piccole fuori controllo, e questo vale anche per quelle grandi. L’Umbria non ha mai fatto aumentare il debito pubblico di questo paese, e non ci sentiamo responsabili per l’inefficienza italiana. Molte altre regioni non possono dire lo stesso.
Se le regioni avessero più poteri, potremmo beneficiane. Se l’Umbria si unisse a Toscana e Marche sarebbe una regione fortissima. Ma se le funzioni rimanessero le stesse, non so se un aggregazione porterebbe benefici“.

E sulla legge elettorale : Nelle prossime settimane il consiglio regionale calendarizzerà la legge elettorale, diversa da quella vigente su tre punti: introduzione delle preferenze, anche di genere, garantire governabilità con la certezza del presidente eletto e della maggioranza che lo sostiene. Ma che permetta a tutti i soggetti politici di partecipare, sia da soli che in coalizione. Mi impegno a sostenere nei prossimi mesi una nuova generazione politica nelle istituzioni. Intendo coinvolgere oltre alla mia squadra nella prossima legislatura anche la società civile regionale. Ma saranno gli elettori a deciderne i volti”.

La protesta dei lavoratori è continuata anche per le scale di Palazzo Donini. Gli animi sono comunque stati sedati, e infine la presidente, proprio essendo a conoscenza della mobilitazione, ha affermato di avere “chiamato i due presidenti di provincia per sapere come risolvere la situazione. Ma non è facile in un paese che non cresce da 7 anni. Non siamo un’amministrazione fortunata. Amministrazioni precedenti hanno forse creato i problemi che ci sono ora“.

Ha collaborato Andrea Fioravanti

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