Umbria Jazz, The Bad Plus Joshua Redman e SnarkyPuppy stili diversi a confronto - Tuttoggi.info

Umbria Jazz, The Bad Plus Joshua Redman e SnarkyPuppy stili diversi a confronto

Carlo Vantaggioli

Umbria Jazz, The Bad Plus Joshua Redman e SnarkyPuppy stili diversi a confronto

In una sola serata, la ricerca di un nuovo linguaggio e la bravura esecutiva dello stile R&B mai tramontato
Mar, 14/07/2015 - 12:55

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Serata particolare ed interessante al Santa Giuliana quella di ieri sera, dove si sono esibiti due gruppi di natura molto diversa tra loro ma al tempo stesso con un pubblico di affezionati e con un successo di vendite e di critica notevole, il progetto The Bad Plus Joshua Redman e la band degli Snarky Puppy.
E’ sempre interessante avere, nella programmazione serale all’Arena, la possibilità di ascoltare due aspetti diversi della scena musicale internazionale, per capire meglio come si sviluppa il gusto del pubblico nel Jazz o in tutte le sue innumerevoli diramazioni.
I The Bad Plus sono un trio formato dal pianista Ethan Iverson, dal bassista Reid Anderson e dal batterista Dave King. Sulla scena dal 2000, hanno sempre avuto lo sguardo rivolto all’avanguardia musicale di stampo jazzistico, ma con radici nel Pop e nel Rock. I Bad Plus hanno infatti inciso molti lavori su brani di artisti conosciuti come Nirvana, Aphex Twin, Tears for Fears, David Bowie e addirittura i Black Sabbath. Ma se qualcuno pensa di ascoltare una delle loro cover per riconoscere “ad orecchio” il tema del proprio artista preferito, si sbaglia di grosso. Il trio scarnifica fino all’osso le partiture dei brani che sceglie e rimonta il tutto con un linguaggio decisamente nuovo, da interpretare con attenzione. Un lavoro da ammanuensi medievali, ma di sicuro fascino.
I Bad, 4 anni fa, hanno incontrato al Blue Note, Joshua Redman il talentuoso tenorsassofonista americano. Da allora ne è nato un progetto che sposa a meraviglia le qualità del trio con quelle di Redman, che dopo un esordio a dir poco nucleare, ha passato una decade di appannamento. Fino all’incontro del Blue Note, dove le radici “free” del figlio di Dewey Redman (colosso del Free Jazz degli anni ’70) sono rispuntate fuori ed hanno aggiunto un importante voce al linguaggio riscritto dei Bad Plus.
A Perugia per Umbria Jazz viene presentato invece il nuovo album dal titolo The Bad Plus Joshua Redman, che questa volta contiene 9 brani tutti composti da Iverson ed Anderson. Una specie di rivoluzione, con un Redman ispirato negli assoli e con il trio in forma smagliante dal vivo come nelle registrazioni in studio. Suono limpido, fraseggi chiari anche nella loro tendenza alla rarefazione, ma sopratutto la imperterrita ricerca di un nuovo modo di scrivere per il jazz, solo questa una fantastica novità in un contesto dove quasi tutti suonano imperterriti le cose scritte da altri tanto tempo fa.
A seguire gli euforici Snarky Puppy guidati dal bassista Michael League. La storia di questo gruppo di giovanotti americani è la classica narrazione del gruppo di studenti con la passione della musica che si incontrano all’università del Nord Texas e che passo dopo passo arrivano ad essere il gruppo di apertura per artisti del calibro di Erikah Badu, Justin Timberlake, Marcus Miller e Roy Hargrove. In pochi anni dal 2004, anno della loro nascita, si impongono nella scena internazionale del R&B, con il loro mix ben dosato di suono funk, groove, progressive e fusion, fino ad arrivare nel 2013 alla consacrazione con un Grammy Award vinto per Something, registrata dal vivo a Vancouver e cantata da Lalah Hathaway. A Perugia tornano dopo il successo della loro esibizione nel 2014, convocati di nuovo per bissare una esperienza live incredibile, molto piaciuta al pubblico italiano, dove si vide per la prima volta anche il nuovo acquisto del gruppo, il musicista Bukuru Celestin, un performer della tastiera elettrica, di quelli che riescono a far saltare sulle sedie anche gli 80enni.
La formazione schierata a Perugia dagli Snarky Puppy, è sufficiente a “smontare” l’Arena, e il concerto bissa il successo della scorsa edizione, con il pubblico che applaude, balla e si muove stimolato dai poderosi colpi della sezione ritmica del gruppo
Tanto entusiasmo è la conferma ancora una volta della teoria che siamo tutti inconsolabili orfani degli Earth Wind and Fire

Riproduzione riservata

Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli) 


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