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L’Umbria celebra il 25 aprile, Marini “Difendere la democrazia ogni giorno”

Redazione

L’Umbria celebra il 25 aprile, Marini “Difendere la democrazia ogni giorno”

A Perugia e a Terni commemorazioni per la festa della Liberazione
Lun, 25/04/2016 - 10:27

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Nonostante  il freddo e il maltempo, sonostati molti gli appuntamenti istituzionali a Perugia e a Terni per celebrare la festa della Liberazione del 25 aprile.

Hanno preso il via alle dieci al Cimitero civico le celebrazioni del 25 Aprile a Perugia, con la deposizione delle corone di alloro al Sacello dei Caduti e delle medaglie d’oro alla Resistenza sulle tombe dei decorati, da parte delle autorità civili e militari. Quindi, in Borgo XX Giugno, si è svolta la commemorazione di fronte alla lapide che ricorda l’eccidio del 17 marzo 1944 al Poligono di Tiro, alla presenza del sindaco di Perugia, Andrea Romizi, della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, della Consigliera Erika Borghesi in rappresentanza della Provincia di Perugia e del Prefetto Raffaele Cannizzaro. Erano presenti anche le parlamentari Galgano e Cardinali, gli assessore comunali Barelli, Bertinelli, Casaioli, Severini e Wagué, i consiglieri comunali Bistocchi, Bori, Sorcini e i consiglieri regionali Lionetti e Rometti, oltre ai comandanti delle diverse forze dell’ordine locali.

La presidente Marini, che ha seguito le celebrazioni a Perugia, ha così commentato “Il 25 aprile è la grande festa dell’Italia, di un Paese che ha voluto essere libero e democratico, e non semplicemente una ricorrenza da riservare alle cerimonie istituzionali. Questa giornata è l’omaggio ai caratteri fondanti della nostra democrazia, al sacrificio di uomini e donne che non persero la dignità di persone, sfidarono le violenze e la barbarie nazifascista per affermare i valori di libertà, di uguaglianza, di solidarietà e costruire un Paese nuovo più aperto e tollerante. Tra il 1943 ed il 1945 si sviluppò in Italia un movimento di Liberazione con le formazioni partigiane che sostennero l’azione militare delle forze alleate anglo-americane e che ottennero il sostegno silenzioso ed attivo di migliaia di cittadini che nelle campagne, nelle città, sui monti, nei conventi, tra gli studenti e gli intellettuali, nelle fabbriche e tra gli operai, solidarizzando con i partigiani e con i militari alleati contribuendo a quelle azioni decisive di protezione e sostegno materiale che permise di arrivare il 25 aprile 1945 alla Liberazione dell’Italia”. “Anche l’Umbria – ricorda la presidente – contribuì con la sua gente, i suoi partigiani, i suoi civili coraggiosi alla Liberazione del paese. In questo giorno dobbiamo ricordare anche le vittime degli eccidi tra la popolazione civile: la violenza aberrante nazista e fascista, dall’episodio di Camorena di Orvieto ai 40 Martiri di Gubbio, dai fratelli ceci a Marsciano alle famiglie di Città di castello. In Umbria furono commessi dai tedeschi e dai fascisti circa 50 eccidi ai danni di civili, fuori delle azioni di combattimenti con 250 vittime”. “50.000 militari delle forze alleate – aggiunge Marini -morirono in Italia! alcuni di loro sono sepolti nei cimiteri di Rivotorto di Assisi e di Orvieto. L’Umbria  la sua gente pago’ sacrifici enormi per affermare libertà e democrazia, ma fu attraversata anche da straordinari episodi di senso civico e dover morale con la protezione di antifascisti, ebrei, militari alleati. Siamo orgogliosi di essere figli di questo straordinario popolo che ci ha dato una Costituzione democratica, un paese nuovo e libero. Ai giovani di allora dobbiamo dire semplicemente grazie, ai giovani di oggi ricordare che la difesa della democrazia deve avvenire ogni giorno nella diffusione dei valori di laicità,pluralismo, uguaglianza, libertà che subiscono – conclude la presidente – in molte aree del mondo nuove minacce e negazioni. W il 25 aprile”.

Andrea Romizi, nel suo discorso, si è rivolto ai giovani, con il presupposto che Perugia è Capitale italiana dei Giovani. “Questo titolo -ha detto- ci obbliga ad uno sguardo di prospettiva verso il futuro, ma non senza cognizione della nostra memoria storica. E ciò non solo per gratitudine nei confronti di coloro che ci hanno indicato la via, ma anche perché il loro sacrificio è più attuale che mai. Mi rivolgo -ha proseguito il Sindaco- ai giovani di allora e a quelli di oggi. Dei primi voglio ricordare il sacrificio che hanno fatto, in nome della speranza, di un futuro in cui credevano fino a dare la loro vita.” Ai secondi, soprattuto ai quei ragazzi di oggi, lontani dalle istituzioni, disattenti rispetto alle istituzioni, il Sindaco ha invece rivolto l’invito a riavvicinarsi responsabilmente alla politica. Per farlo ha ricordato le parole di Giacomo Ulivi, scritte in una lettera indirizzata agli amici poco prima di essere fucilato: “(…) E, se ragioniamo, il nostro interesse e quello della “cosa pubblica” finiscono per coincidere.” -scriveva Ulivi- “Appunto per questo dobbiamo curarla direttamente, personalmente, come il nostro lavoro più delicato e importante. Perché da questo dipendono tutti gli altri, le condizioni di tutti gli altri. Se non ci appassionassimo a questo, se noi non lo trattiamo a fondo, specialmente oggi, quella ripresa che speriamo, a cui tenacemente ci attacchiamo, sarà impossibile.” Romizi ha quindi esortato i giovani e gli adulti di oggi a conoscere e a ricordare il 25 aprile perché, facendo proprie le parole del Presidente della Repubblica Mattarella, la democrazia e la libertà non sono mai conquistate per sempre Le autorità si sono quindi spostate in Via Masi per la cerimonia in memoria di tutti i caduti davanti all’Ara Pacis, sulla quale sono state deposte corone di alloro. Le celebrazioni si sono concluse con la consegna delle medaglie da parte della Prefettura di Perugia.

Perugia, il 25 aprile di Anpi, Arci, Cgil per Lavoro e solidarietà

A Terni, alla commemorazione della sala consiliare di  Palazzo Spada., hanno partecipato il sindaco Leopoldo Di Girolamo, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi e il vicepresidente della Giunta regionale Fabio Paparelli, oltre alle massime autorità civili e militari, ai rappresentanti di Anpi e Anppia e delle associazioni dei combattenti e d’Arma. Alle 11, il corteo, accompagnato dalla banda musicale “Tullio Langeli”, di Cesi, si è mosso in direzione di piazza della Repubblica per la deposizione delle corone d’alloro.


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