Categorie: Città di Castello Cronaca

Uccisa a coltellate, arrestato il figlio

Il 21enne tifernate Federico Bigotti, unico indagato per la morte della madre 55enne Anna Maria Cenciarini, è stato arrestato intorno alle 18.30 di ieri pomeriggio (sabato 2 gennaio). Il giovane, accusato di omicidio volontario aggravato, è stato prelevato dall’abitazione del fratello Christian, residente a Titta (piccola frazione di Città di Castello), dove risiedeva da qualche giorno insieme al padre Antonio, per poi essere trasferito al carcere di Capanne.

Proprio dall’autopsia erano arrivate le risposte attese dagli inquirenti. Archiviata definitivamente la remota ipotesi che la 55enne si fosse inferta da sola il gran numero di coltellate che ne hanno provocato la morte, lo scenario non si è mai spostato da quello del  delitto familiare.

partire quindi dai risultati dell’autopsia che avevano praticamente escluso l’ipotesi del suicidio anche altri esami sono stati svolti sull’unico indagato per questo atroce delitto, il figlio Federico. Dalle analisi condotte sul giovane, inoltre, la certezza che la mattina della tragedia, fosse positivo all’uso di sostanze stupefacenti di tipo hashish. Dettaglio, quest’ultimo, che potrebbe aver influito anche sulla versione della vicenda fornita dal giovane agli inquirenti e  che è sempre rimasta quella del suicidio della donna (Federico ha raccontato di aver sentito gridare la madre e di averla vista mentre si accoltellava da sola in cucina e di non essere riuscito a fermarla perché c’è colto dalla paura).

Il silenzio di questi giorni Federico lo aveva interrotto solo tramite i social. Proprio nel pomeriggio di ieri, infatti, il 21enne aveva cancellato tutti i contenuti della sua pagina Instagram mentre era tornato a modificare alcuni elementi della sua pagina Facebook, soprattutto l’immagine di profilo e quella di copertina continuando a postare foto di se a torso nudo, quasi a voler sfoggiare la magrezza raggiunta con un dimagrimento di 50 chili in poco tempo.

Poco sotto si può anche leggere la frase, più emblematica, “Le carezze sui graffi si sentono di più”, anch’essa postata ieri poco prima dell’arresto. Il tutto dopo essere già stato protagonista di un post su Instagram a 24h dalla morte della madre con l’hastag #Riposainpacemamma.

Ora che per lui si sono chiuse le sbarre di una cella. Presto comparirà davanti al Gip e chissà se in quella circostanza emergerà un’altra verità.

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