Si è svolto domenica a Santa Maria in Valle presso il locali del circolo arci di Collecchio il tradizionale pranzo della Confraternita di Sant' Antonio Abate. Sotto la guida del parroco Oronzo Saponaro i santesi Simone Martelli, Lanfranco Cagnoni, Francesco Belli, Fernando Capocciuti, Luca Calvani, Alberto e Lelio Pagnotta hanno fatto rivivere una giornata di riflessione e di convivialità ai paesani della frazione per ricordare e festeggiare il santo protettore degli animali solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella.
Per Sant'Antonio Abate tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo. La tradizione deriva dal fatto che l'ordine degli Antoniani aveva ottenuto il permesso di allevare maiali all'interno dei centri abitati, poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dal fuoco di Sant'Antonio. I maiali erano nutriti a spese della comunità e circolavano liberamente nel paese . L'usanza dei festeggiamenti in onore di questo santo ha antiche origine e iniziative simili si svolgono tra gennaio e febbraio su tutto il territorio comunale. Le più numerose sono quelle attive nelle frazioni montane di Coste e Manciano, ma anche nelle comunità di Bovara, Pigge, Cannaiola, Borgo Trevi e Santa Maria in Valle dove l'assessore alle politiche sociali Stefania Moccoli è intervenuta per illustrare ai presenti la campagna di informazione sulla sicurezza dei cittadini che l'amministrazione comunale insieme all'Arma dei Carabinieri sta portando nelle varie occasioni di incontro con la popolazione. In origine la confraternita aveva un ruolo specifico per azioni di solidarietà , oltre che di preparazione della processione e di distribuzione di pasti ai paesani poveri, il termine stesso confraternita dal latino “CUM FRATIS”, come fratelli, venne usato in un secondo momento, la prima denominazione fu compagnia, “CUM PANIS”, colui o coloro con cui si divide il pane. “Le confraternite oggi non svolgono più il loro ruolo storico, commenta l'assessore Moccoli, hanno un po'perso l'aspetto solidale e caritatevole, ma svolgono ancora una funzione sociale, organizzando momenti di aggregazione e facendo visita a tanti anziani soli ai quali viene distribuito in occasione della questua il tipico rocciolo con l'uvetta; un ruolo di sostegno e di ascolto ai più bisognosi importante che sarebbe auspicabile recuperare in un momento difficile come questo per il nostro Paese. I nuovi santesi eletti per la Confraternita di Santa Maria in Valle sono: Francesco Moccoli, Simone Martelli, Carlo Quadrelli, Francesco Partenzi, Luca Calvani, Innocenzo Liberati.