Infrastrutture, Cardarelli insorge | La Regione "Spoleto ha le sue responsabilità" - Tuttoggi.info

Infrastrutture, Cardarelli insorge | La Regione “Spoleto ha le sue responsabilità”

Sara Fratepietro

Infrastrutture, Cardarelli insorge | La Regione “Spoleto ha le sue responsabilità”

Botta e risposta a distanza tra il sindaco e l'assessore regionale Chianella su Frecciabianca e Tre Valli
Ven, 29/04/2016 - 15:56

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Vorrei sapere se Spoleto fa ancora parte dell’Umbria“. E’ stato provocatorio più che mai l’intervento del sindaco Fabrizio Cardarelli in apertura dell’incontro promosso dalla Cgil sul tema “Infrastrutture & sviluppo” a 150 anni della Orte – Falconara (qui l’articolo sull’iniziativa). Un’occasione per il primo cittadino per elencare i problemi di isolamento con cui Spoleto deve fare i conti: “Questo territorio è particolarmente penalizzato da queste tematiche“.

Per il Frecciabianca servono 300mila euro – Nel mirino di Cardarelli è finita in primis la zona industriale Flaminia: “Che abbiamo fatto a fare una zona industriale, rimasta ovviamente vuota, se non ha collegamenti stradali? Abbiamo fatto le cose al contrario“. Poi la nota questione della fermata del Frecciabianca: “Abbiamo chiesto da 2 anni che un treno fermi a Spoleto e nessuno ci risponde. Non c’è nemmeno lo studio per farlo fermare. Ci si dice che non c’è utenza, ma se non si fa fermare come si fa a dire che non c’è utenza? Facciamo almeno una prova”. “Dal Ministero – ha aggiunto il sindaco – ci hanno detto che far fermare il treno costerebbe 300mila euro: è una baggianata“.

Il problema strade – Quanto alla Tre Valli, il primo cittadino ha sottolineato la sua incompiutezza. “Mi dicono, facciamo il completamento fino a Crocemarroggia – ha spiegato, ricordando quanto già detto in numerose altre occasioni – ma noi non facciamo distruggere un altro pezzo di territorio se prima non ci sono i soldi per i tunnel, che sono la cosa più importante e costosa. Bisogna anche avere il coraggio di fare delle scelte. Abbiamo la necessità di rompere l’isolamento nel quale siamo immersi: finisce tutto a Spoleto, anche la Flaminia a quattro corsie. E’ stata aperta – ha ricordato Cardarelli – una discussione infinita tra le due strade, se completare la Tre Valli o realizzare la variante alla Flaminia, e non si fa né l’una né l’altra cosa. Spoleto è penalizzata da tutte queste non scelte. Se si aprisse questo ultimo pezzo della Tre Valli sarebbe la strada più veloce per collegare Ancona a Civitavecchia. Sono considerazioni talmente semplici da fare, vorrei sapere perché non muoviamo e le istituzioni sono in silenzio“.

Raddoppio, si perde un anno – Nessuna buona notizia anche sul fronte raddoppio ferroviario, dopo le note vicende che hanno riguardato la Tecnis. “Ci vorranno almeno 1 anno o 2 per ricominciare i lavori” ha spiegato Cardarelli, reduce da un incontro, mercoledì, con Anas e Ferrovie per riaprire almeno la rotatoria nei pressi dell’oleificio Monini, “rompendo così l’isolamento di tre frazioni che dura da 10 anni”. Ma dal sindaco è arrivata una stoccata anche alla Regione ed all’assessore ai trasporti Chianella presente all’incontro in merito alla pista ciclabile. “Chiediamo di finanziare la pista ciclabile Assisi-Spoleto-Norcia ma nemmeno quella riusciamo a completare. Servono 2 milioni di euro sui quali non riusciamo ad avere risposte“.

Chianella “scarica” su Spoleto – Risposte sono arrivate, dopo due ore di dibattiti, quando il sindaco aveva ormai lasciato da tempo la sala, dall’assessore regionale Chianella, che parlando di Ss77 ed E78 aveva glissato sul tema Tre Valli, parlando solo del treno veloce. Ed è stato “richiamato all’ordine” da un sindacalista spoletino in sala. “Al sindaco Cardarelli, che se ne è andato e non è la prima volta, dico che la Regione sta facendo il suo lavoro” ha detto Chianella. “Il Frecciabianca è un treno a mercato, non possiamo imporlo. La Regione ha sollecitato la possibilità di una sperimentazione, ma questo non è avvenuto. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta. Sulla Tre Valli invece – ha spiegato incalzato dal pubblico – esiste un dibattito trentennale, se completarla o puntare sulla Flaminia. Spoleto su questa questione – ha concluso, rispendendo le accuse al mittente – ha le sue responsabilità. Su cosa dobbiamo investire? Si decida“.

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