Terremoto, economia e ricostruzione dopo 11 mesi | Il punto in Umbria - Tuttoggi.info

Terremoto, economia e ricostruzione dopo 11 mesi | Il punto in Umbria

Redazione

Terremoto, economia e ricostruzione dopo 11 mesi | Il punto in Umbria

Tavolo in Regione con presidente Marini ed assessore Paparelli | Illustrati i finanziamenti e le misure attivate, il dettaglio degli interventi per scuole, edifici pubblici e chiese
Mer, 19/07/2017 - 16:19

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A quasi 11 mesi dalle prime scosse di terremoto del 24 agosto e a 8 mesi e mezzo da quelle, più devastanti per l’Umbria, di fine ottobre, a che punto è la situazione? Per fare il punto su emergenza abitativa, ricostruzione e misure economiche si è tenuto oggi in Regione un incontro presieduto dalla governatrice Catiuscia Marini, vice commissario straordinario per la ricostruzione.

“Abbiamo definito tutto il quadro  normativo,  finanziario ed operativo, sono stati approvati i piani per la ricostruzione delle opere pubbliche, dei beni culturali, delle scuole, delle Chiese, dell’edilizia residenziale pubblica e dell’Anas, oggi possiamo affermare con convinzione che la ricostruzione pubblica può partire, anche quella privata per la quale sono operative le procedure, le strutture dedicate e sono a disposizione risorse certe”: queste le parole della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, aprendo il tavolo con le parti sociali che si e tenuto oggi,  a Palazzo Donini,  sullo stato della ricostruzione in Umbria e sulle misure a sostegno  delle attività produttive, a cui ha partecipato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Fabio Paparelli.

Entro l’autunno 730 Sae tra Norcia, Cascia e Preci | Lavori in 200 scuole umbre

Entrando nel merito delle questioni, la presidente ha affermato che, per quanto riguarda l’emergenza “è stato definito il quadro per la consegna delle 730 Sae nei comuni di Norcia, Cascia, e Preci, che verrà completato entro l’autunno. Continua intanto l’opera di messa in sicurezza e demolizione degli edifici e dei beni culturali maggiormente danneggiati, per le quali sono stati sollecitati i Comuni a procedere speditamente verso la conclusione delle operazioni che sono propedeutiche alla ricostruzione vera e propria”.  Marini ha poi ricordato che per la ricostruzione in Umbria è disponibile un pacchetto di oltre 90 milioni di euro grazie ai Piani operativi e alle conseguenti ordinanze. “In particolare – ha detto la presidente – con le ordinanze ‘5’ e ‘26’ possiamo contare su un importo di 32 milioni di euro che ci permetteranno di intervenire su oltre 130 edifici scolastici ubicati sia dentro che fuori il cratere.  Nel prossimo triennio – ha annunciato la presidente – mettendo insieme i fondi previsti per la ricostruzione post sisma, i mutui Bei attivati dal Governo nazionale   ed i finanziamenti che impegnerà la Regione utilizzando i propri programmi finanziari, saranno oltre 200 le scuole umbre oggetto di interventi di ricostruzione e di adeguamento sismico”.  Clicca qui per scaricare il secondo piano relativo alle scuole

Per le opere pubbliche a disposizione 34 milioni

Per le opere pubbliche – ha proseguito Marini – sono a disposizione quasi 34 milioni di euro, prevalentemente per i comuni del cratere, per il ripristino di municipi, ospedali, cimiteri etc, di cui 11 milioni per il programma dei beni culturali di proprietà degli enti pubblici (clicca qui per scaricare il programma relativo alle opere pubbliche). A queste risorse si aggiungono,  con  le ordinanze ‘23’ e ‘32’  circa 9 milioni di euro per i   lavori di ricostruzione di 38 Chiese (qui il piano), la maggior parte delle quali ubicate nell’area del cratere. Si tratta di strutture che non hanno subito danni gravi e per questo rapidamente riparabili, con l’obiettivo di  poterle restituire al culto già  entro Natale. Abbiamo inoltre piena disponibilità finanziaria dei 17 milioni di euro previsti nell’ambito del programma di edilizia residenziale nei comuni del cratere. Per quanto riguarda anche la ricostruzione privata, totalmente in capo ai cittadini, sono a disposizione le risorse e le procedure, assolutamente semplificate, per far partire da subito i lavoro. Grazie al meccanismo finanziario del credito s’imposta è possibile sin da ora attivare le procedure di progettazione ed avviare  i lavori. Siamo quindi in una fase pienamente operativa anche se, per ora, le richieste pervenute dai privati non mostrano numeri significativi”.

Le misure per le imprese

Nell’illustrare l’attuazione delle misure a favore delle imprese, l’assessore Paparelli ha evidenziato “che ora è necessario che il Mise e del MEF procedano  con  la massima celerità nell’emanazione dei decreti di attuazione ed occorre verificare con il MISE le modalità di applicazione della misura che riguarda le zone franche urbane che rappresenta dal punto di vista delle risorse finanziare destinate quella con la maggiore dotazione per complessivi 500 milioni di euro”.    Per quanto concerne lo  stato di avanzamento dei provvedimenti attuativi delle misure più significative l’assessore ha ricordato che per quanto riguarda i lavoratori dipendenti ed autonomi l’indennità una tantum di 5 mila euro per imprenditori e liberi professionisti ha visto pervenire  circa mille e 100 richieste di cui autorizzate 750 ed in fase di autorizzazione ulteriori 200)  ed è già possibile  presentare la richiesta relativa alla indennità una tantum per lavoratori dipendenti riferita al periodo maggio 2017 – dicembre 2017.

“Già  dal mese di settembre – ha ricordato – la Regione ha attivato ammortizzatori sociali in deroga per fronteggiare gli effetti degli eventi sismici sull’occupazione delle imprese turistiche utilizzando le risorse già assegnate all’Umbria per la  cassa integrazione riuscendo ad utilizzare questo istituto ben al di là della scadenza prevista formalmente al 30 aprile 2017.  Complessivamente 231 imprese e 1230 lavoratori hanno beneficiato della cassa integrazione in deroga per un importo totale massimo pari ad oltre 10 milioni e mezzo di euro. Di queste al di fuori dei comuni del cratere sono 130 le imprese con 698 dipendenti che hanno fruito della cassa in deroga”.

Per quanto concerne il sostegno allo sviluppo delle imprese (DL 189/2016, con uno stanziamento previsto  di 35 milioni di euro, di cui 4.900.000 per l’Umbria) – ha proseguito – “è  stata predisposta una bozza di decreto che prevede l’attivazione dei soli interventi che prevedono contributi in conto capitale ed è quindi  necessario prevedere l’attivazione rapida delle procedure di emanazione del decreto MEF d’intesa con MISE al fine di attivare gli interventi che dovranno essere gestiti dai Vice Commissari”.

Danno indiretto, si attende il decreto, all’Umbria il 19% dei fondi

Per il danno indiretto le Regioni hanno condiviso la bozza di decreto predisposta dal MISE che dovrà essere emanata d’intesa con il MEF e che  disciplinerà gli avvisi che dovranno essere gestiti dai Vice Commissari. Per quanto riguarda l’operatività del provvedimento i Presidenti delle Regioni coinvolte hanno sottoscritto l’intesa relativa al riparto delle risorse e all’Umbria spetterà una quota del 19 per cento. Infine in merito ai Contributi alle imprese danneggiate dagli eventi sismici (misura per la quale sono previsti  10 milioni di euro, di cui 1 milione 400 mila all’Umbria) “considerato il ridotto dimensionamento finanziario della misura – ha detto Paparelli -, le Regioni interessate ritengono opportuno che venga data attuazione unicamente alla pima delle due misure previste che prevede, fra l’altro,   finanziamenti agevolati a tasso zero fino a 30mila euro a  copertura del 100% degli investimenti per il  ripristino e il riavvio delle attività economiche già presenti nei comuni del cratere sismico, rimborsabili in 10 anni con 3 di preammortamento”.

Per il Rilancio del sistema produttivo, con  la concessione di contributi nelle aree dei comuni individuati come maggiormente danneggiate e come aree di crisi non complessa, il  MISE ha comunicato che ad oggi sono disponibili circa 50 milioni di euro  (di cui di competenza dell’Umbria 7 milioni), mentre per il credito d’imposta per gli investimenti nell’area del cratere (stanziamento previsto 46 milioni d euro) la disposizione necessita per l’applicazione della notifica all’Unione Europea e della definizione delle procedure operative da parte del MISE.

Relativamente alla  Zona Franca Urbana Area Sisma  (per uno stanziamento 500 milioni di euro) sono all’esame misure  a favore delle micro e piccole  imprese che hanno subito una riduzione di fatturato di almeno il 25% rispetto alla media dei tre periodi precedenti oltre che le nuove imprese che si insediano nell’area. Le misure valgono per il 2017 ed il 2018.

  “Infine – ha concluso l’assessore – per quanto riguarda le delocalizzazioni delle attività commerciali e di servizi  sono complessivamente 87 quelle trasferite in  altro edificio agibile ed 88 quelle  in aree di proprietà, mentre  sono stati delocalizzati in strutture per commercianti, professionisti e artigiani 72 attività a Norcia, 26 a Castelluccio, 6 a Cascia e 2 a Preci”.

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