Terremoto e danno indiretto, Marini "serve contributo, rischio desertificazione economica turismo" - Tuttoggi.info

Terremoto e danno indiretto, Marini “serve contributo, rischio desertificazione economica turismo”

Redazione

Terremoto e danno indiretto, Marini “serve contributo, rischio desertificazione economica turismo”

In un'intervista a IlSole24ore la governatrice "dare alle imprese il 20 per cento di quanto perso"
Dom, 22/01/2017 - 15:21

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L’eco del terremoto in Umbria. Dove il sisma non è arrivato con i danni diretti, con le case distrutte e le persone sfollate, nella regione verde è arrivato con la paura. I turisti dopo la scossa del 24 agosto sono scappati dall’Umbria e non vi hanno più fatto ritorno. Hanno disertato anche le zone che con il terremoto non c’entravano niente. “Un impatto devastante” ricorda oggi la presidente Catiuscia Marini in un’intervista a Il Sole 24 ore. Ma dalle colonne del quotidiano economico la governatrice lancia anche proposte.

Serve contributo per danno indiretto

“Serve un contributo legato al danno indiretto causato dal sisma alle attività produttive”, dice Marini e spiega come potrebbe essere messo in pratica: partendo dal “vedere il fatturato dei due anni precedenti l’evento e confrontandolo con il fatturato dell’anno successivo”, in quella differenza sta il danno e quindi “se c’è una perdita significativa, oltre il 20% allora viene riconosciuto all’impresa un contributo pari ad una quota della differenza negativa. Quota che nel 1997 era del 20% e comunque non oltre 100milioni di lire, cioè 50 mila euro di oggi”.

Qui rischiamo la desertificazione economica

Al giornalista Massimo Frontera che le chiede se non pensa che la misura potrebbe confliggere con i limiti degli aiuti di Stato, Marini risponde: “Forse il rischio c’è, ma qui rischiamo la desertificazione economica e produttiva del settore turistico-ricettivo, che da noi è fatto da piccole medie imprese…serve per forza una forma di aiuto indiretto”.

La no tax area

E poi si arriva alla no tax area che in Umbria, spiega Marini, è arrivata come richiesta dalle associazioni di commercio e turismo, ma con questa forma di aiuti, “si concede un beneficio sia a chi ne ha bisogno, sia a chi continua a fatturare”. E la presidente ha in mente un quadro organico che parte dai fondi strutturali, quello di sommare ai contributi per la ricostruzione (per ritirare su il capannone distrutto per intenderci), i contributi per esempio per agevolare la crescita attraverso una ricostruzione che sia anche migliore della precedente realtà,  magari attraverso macchinari più avanzati e innovativi. Una misura parallela dunque che sappia far confluire più risorse.

Tempi brevi per danni lievi, rilento per le aree industriali

E mentre per l’ufficio speciale regionale la governatrice annuncia che sarà a regime tra 15 giorni con 71 tecnici, spiega che per la delocalizzazione delle imprese si va più a rilento per le situazioni complesse delle aree industriali di Norcia e Preci.

Sa.Mi.


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