Terni, scontento in centro: bivacchi davanti alla chiesa e disagi per il parcheggio del mercato coperto - Tuttoggi.info

Terni, scontento in centro: bivacchi davanti alla chiesa e disagi per il parcheggio del mercato coperto

Redazione

Terni, scontento in centro: bivacchi davanti alla chiesa e disagi per il parcheggio del mercato coperto

Mer, 20/06/2012 - 16:20

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Claudio Pace (*)

Sono note a tutta la cittadinanza l’emblematiche vicende del mercato coperto potenzialmente venduto ad un eccellente prezzo ad una locale e nota catena di alimentari per fare l’ennesimo centro commerciale, ce ne fossero pochi a Terni, e rimasto invenduto per l’incapacità dell’amministrazione comunale di cedere un immobile interamente di sua proprietà salvo qualche dubbia particella, piccola quanto si vuole ma in grado di bloccare la compravendita e innescare la penale a carico del comune cioè di tutti i contribuenti.
Ci si chiede però, una volta fatto abbandonare l’immobile con il forzoso trasferimento degli esercenti nel famigerato cubo arancione’, come mai nessuno della complessa e costosa macchina comunale ha pensato che un edificio così sarebbe stato preso da assalto da vandali e vagabondi e che senza una adeguata sorveglianza e manutenzione ai costi della mancata vendita si sarebbero assommati quelli di una sua ristrutturazione?
Emblematico il cartello che permette di parcheggiare solo per quarantacinque minuti fino alle quattordici del pomeriggio, che scontenta tutti, sia i negozianti, che avrebbero bisogno di un permesso di almeno due ore per i loro potenziali clienti, sia gli abitanti dentro la zona della Ztl che pagano un balzello per le seconde macchine e che per timore di un comune assetato di soldi come un vampiro del sangue delle sue vittime, rispettano alla lettera il divieto cercando dalle sei del mattino in poi un altro luogo per parcheggiare il loro veicolo se non lo hanno trovato prima.
Vita da abitante del centro storico di Terni si dirà, abituato a vedere bivaccare la gente fino a tarda notte in Largo delle More, a sentire le rumorose spazzatrici nel cuore della notte e gli allarmi scattare nelle ore più impensate o a vedere le macchine parcheggiate davanti alla chiesa di San Cristoforo con buona pace dei servizi che la parrocchia rende a tutta la comunità che siano matrimoni o funerali.
Pur nella perpetua carenza di risorse economiche ( ma non umane più di ottocento dipendenti diretti e una ventina di dirigenti comunali oltre agli assessori della giunta per un comune di circa centomila abitanti) non si potrebbe studiare qualche misura per rendere più vivibile il centro storico e non costringere gli indigeni (che siamo noi italiani) ad abbandonarlo come purtroppo sta avvenendo in varie parti di Italia? Certo trasformare il mercato coperto in una struttura commerciale e artistica, con bar piccoli negozi, ristoranti e mostre di opere d’arte moderne, tirandole fuori dagli scantinati tra quelle che non hanno trovato spazio espositivo al giustamente nominato Caos o chiedendole a privati che sarebbero disposti a cederle al comune in modo definitivo o anche solo per un periodo di tempo, creando un polo di attrazione in più a vantaggio di tutto il commercio del centro storico e della città, appare un’impresa titanica a questa giunta che tra pennoni, passerelle pericolanti e teatri a pezzi sembra quasi una sezione della protezione civile senza che della stessa abbia risorse e tempestività.
Ma la stessa giunta con un po’ di buona volontà potrebbe, sentito il parroco, predisporre dei paletti per evitare il parcheggio davanti alla chiesa, mandare la municipale a controllare eventuali bivacchi facendo rispettare anche di notte le ordinanze e i regolamenti comunali e con una delibera trasformare il permesso di 15 minuti dalle 6 alle 14.30, in un permesso di parcheggio per due ore dalle 9 del mattino alle 19 di sera a beneficio degli esercenti e degli abitanti, lasciando loro per la notte l’area automaticamente controllata dalle telecamere della ZTL senza doversi alzare alle sei del mattino per spostare le macchine.
Questa o una simile soluzione, non dovrebbe essere una cosa altrettanto titanica da concordare e attuare anche se ammetto che soddisfare commercianti e residenti non sempre è cosa facile. Ascoltarli però, anche quando non manifestano e raccolgono firme, e cercare di risolvere con loro i piccoli problemi della loro quotidianità rimane comunque un dovere e una priorità per chi amministra anche se magari quella zona forse non costituisce il loro massimo potenziale bacino di voti!

(*) Consigliere prima circoscrizione Terni Est
(**) Video segnalato da Claudio Pace sulla vecchia Piazza del Mercato


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