Cronaca

Terni tra dissesto e dimissioni Di Girolamo | Salta il consiglio, Pd sulle barricate

Dissesto e dimissioni del sindaco Pd, Leopoldo Di Girolamo, il consiglio comunale di oggi avrebbe dovuto rispondere a questi punti all’ordine del giorno dai quali dipende il futuro della città. L’importanza del momento è stata sottolineata da circa un centinaio di cittadini portati in aula dalle opposizioni per fare un po’ di pressione sulla maggioranza che è sull’orlo di una crisi di nervi; già da questa mattina.

Ferventi manovre politiche tra i consiglieri di maggioranza avevano cercato di produrre un documento per chiedere il ritiro delle dimissioni del sindaco, ma i malumori all’interno dell’emiciclo di sinistra hanno determinato una profonda spaccatura. Il numero di firme necessarie non è stato raggiunto e il documento non è stato formalizzato.

Nel consiglio comunale di oggi il solco tra i banchi della maggioranza è risultato ancora più evidente, con ben 7 consiglieri che hanno fatto mancare il numero legale all’assemblea. Con gli esponenti del M5S che non hanno neanche inserito il badge e i quelli di FI che il badge lo hanno sollevato uscendo, al presidente Mascio non è restato altro da fare che sospendere l’assemblea per 30 minuti, per aspettare il successivo appello 16.16.

La seduta si era aperta con la richiesta di Marco Cecconi (FdI) di invertire i punti all’ordine del giorno, chiedendo al sindaco di anticipare la sua relazione sulle dimissioni prima della votazione sul dissesto. Una volta respinta la proposta dal voto dell’assemblea, il sindaco Leopoldo Di Girolamo non ha fatto neanche in tempo a prendere la parola che i dem Renato Bartolini, Michele Pennoni, Fabio Narciso, Alessandra Pantella e Gianfranco Teofrasti, l’esponente di Progetto Terni, Luigi Bencivenga, e Silvano Ricci di Sinistra per Terni, hanno ‘messo sotto scacco’ la propria giunta.

Alle 16.16 il numero legale mancava ancora e la seduta è stata aggiornata per domani e dopodomani dal presidente del consiglio Giuseppe Mascio.

Il tempo sarà prezioso per i dem che in serata si riuniranno in via Mazzini per l’ennesimo vertice, al quale, secondo indiscrezioni, prenderanno parte anche esponenti nazionale e regionali che potrebbero ‘imporre’ una linea di partito oltranzista, invitando Di Girolamo a ritirare le dimissioni.