Terni celebra i 163 anni della Polizia di Stato - Tuttoggi.info

Terni celebra i 163 anni della Polizia di Stato

Redazione

Terni celebra i 163 anni della Polizia di Stato

I dati confermano calo dei crimini | Premiato Diego Raggi, fratello del compianto David
Sab, 23/05/2015 - 16:53

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di Giulia Argenti

Terni ha celebrato questa mattina i 163 anni dalla fondazione della Polizia di Stato con una conferenza presso la Sala Rossa di Palazzo Gazzoli. “Esserci sempre” è l’evocativo titolo scelto per l’iniziativa alla quale hanno preso parte, tra gli altri, il primo cittadino di Terni Leopoldo Di Girolamo, il prefetto Gianfelice Bellesini, il questore Carmine Belfiore e il sottosegretario del Ministero dell’Interno, Giampiero Bocci.
“Esserci sempre ed esserci tutti, perché l’unione fa la sicurezza” ha detto Belfiore, che dopo la lettura dei discorsi ufficiali del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro dell’Interno Angelino Alfano e del Capo della Polizia Alessandro Pansa in occasione della ricorrenza, ha preso la parola per illustrare alla platea i risultati conseguiti dalla Polizia di Terni nell’arco dell’ultimo anno.
In qualità di “amministratore delegato dell’azienda sicurezza” come lui stesso si è definito, Belfiore ha concentrato il lavoro delle donne e degli uomini della Polizia soprattutto sul fronte della prevenzione, individuando in esso un punto di partenza fondamentale per garantire maggiore sicurezza alla comunità.
Prevenzione che è stata attuata seguendo due direttrici fondamentali: controllo del territorio e applicazione delle misure amministrative.

Le misure di controllo hanno previsto in particolare, l’utilizzo di almeno tre “Volanti” per ogni quadrante della giornata, delle unità cinofile, proficuamente impiegate per il contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti soprattutto tra i giovanissimi e delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine nelle zone più “a rischio” di città e provincia. È stato inoltre attuato un pattugliamento costante alla Stazione Ferroviaria al fine di contrastare il cosiddetto “pendolarismo criminale”.

“Il fenomeno che portava alcuni soggetti romani che vivevano nei campi rom della Capitale a recarsi a Terni per saccheggiarla è stato se non debellato, notevolmente arginato” ha spiegato il questore.

Grande attenzione è stata poi prestata alle segnalazioni di cittadini, comitati di quartiere e associazioni.

Il giro di vite sull’applicazione delle misure amministrative, invece, ha portato al rimpatrio con Foglio di Via Obbligatorio nei confronti di soggetti gravati da precedenti penali e di polizia non residenti a Terni, all’espulsione dei cittadini extracomunitari non in regola con le norme che disciplinano il soggiorno in Italia e all’accompagnamento presso i Centri di Identificazione e Espulsione di cittadini comunitari ed extracomunitari irregolari.
“I soggetti giunti sul nostro territorio solo per commettere attività predatorie vengono fermati e allontanati” ha sottolineato Belfiore.
Con dati alla mano, inoltre, il prefetto ha annunciato con soddisfazione un trend in decremento sui tre fronti dei delitti in generale, dei furti e dei furti in abitazione (tema scottante a seguito del recente omicidio dell’anziano Giulio Moracci).

“Questi dati dimostrano chiaramente che la strada da noi intrapresa è quella giusta, ora dobbiamo rafforzarla” precisa Belfiore, che ha espresso grande apprezzamento anche per le modalità con cui sono stati gestiti dalle forze dell’ordine i due fronti caldi delle manifestazioni degli operai Ast, in cui decisivo è stato il “filo diretto con il sottosegretario Bocci e con i vertici della polizia” e del derby Terni – Perugia.

Terminato l’intervento del questore, si è aperta l’ultima fase della cerimonia, con la consegna dei riconoscimenti agli uomini e alle donne della Polizia di Stato che si sono distinti per merito di servizio.
Due promozioni per merito sono andate all’Assistente Capo Matteo Battaglia; encomio solenne è stato concesso a Marco Colurci, Roberto Paterni, Gianluca Pennacchioli, Maurizio Ballesi e Gianluca Botondi. A Luca Angeloni, Gianluca Mantovani, Roberto Tabuani, Stefano De Majo e Roberto Fiorani è stato concesso l’encomio, mentre la lode è andata a Marcello Colaiuda, Angelo Vittori, Angelo Bruno Saulle, Stefania Mostarda, Marco Quattranni, David Lupino, Gianluca Barile, Fabio Poeta, Massimiliano Bolli, Fabio Piva, Mauro Fontanieri, Andrea Anzuinelli e Guido Bomarsi.
Con due targhe ricordo sono stati premiati anche il poliziotto in pensione Tommaso Fantaccione per il ruolo decisivo avuto nello scoprire gli artefici di una truffa ai danni degli anziani e alla famiglia di Davide Raggi, rappresentata nella persona del fratello della vittima Diego, per la “compostezza, la serietà, la civiltà e la misura delle parole dimostrate per tenere a bada animi caldi e facili strumentalizzazioni a seguito del grave fatto di sangue che li ha colpiti”.

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