I Carabinieri di Terni, ieri pomeriggio sono intervenuti per una violenta lite in atto tra madre e figlia. Giunti sul posto, i militari hanno trovato la madre nel sottoscala; la donna, visibilmente scossa ha detto ai carabinieri che la propria figlia, dodicenne, era rinchiusa in casa e pochi minuti prima l’aveva minacciata con un coltello costringendola ad uscire dall’abitazione.
Immediatamente sono saliti al secondo piano della palazzina, situata in una zona periferica della città, ed hanno cercato di parlare con la bambina che, in preda allo shock sillabava frasi sconnesse rifiutandosi di aprire la porta. A questo punto è stato d’obbligo richiedere l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto sfondare l’ingresso: la scena che si è parata di fronte ai militari è stata molto forte, la dodicenne era in piedi davanti al letto, brandiva un grosso coltello da cucina e lo sguardo era nel contempo vuoto e minaccioso.
In altre situazioni sarebbe stato facile disarmare la persona, ma i carabinieri, portatori di innate tradizioni di vicinanza alle problematiche famigliari, non hanno adottato la via della forza con la ragazzina preferendo intavolare un dialogo che da un monologo si è trasformato in un amabile conversazione sulla musica, della quale la piccola è appassionata.
Dopo i primi sorrisi e l’abbandono dell’arma bianca la dodicenne si è seduta, tranquillizzata al punto da inscenare un piccolo concerto con un flauto (strumento da lei suonato). Nel frattempo, distesi gli animi, è giunta sul posto l’assistente sociale, che di concerto con l’autorità giudiziaria competente e la mamma della minore, alla quale la bambina è stata riavvicinata, hanno optato per un periodo breve da far trascorrere alla ragazzina in una casa famiglia della città. Nessuno ha riportato ferite.