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Caso Tela Umbra, Bacchetta “Socie hanno chiesto mio intervento, fatto grave”

Conferenza stampa inusuale quella che ha avuto luogo questa mattina nella Sala della Giunta del Municipio di Città di Castello. Il sindaco tifernate Luciano Bacchetta si è infatti presentato alla stampa da solo, per parlare della situazione burrascosa riguardante Tela Umbra e fare, quindi, chiarezza.

Il primo cittadino ha fatto presente che ben 4 delle 6 socie della cooperativa si sarebbero rivolte direttamente a lui, scrivendogli una lettera in cui si comunica il venir meno del rapporto fiduciario fra queste e il Presidente Luciano Neri (da loro stesse indicato e voluto). Tale situazione era già stata sollevata giorni fa dal consigliere comunale Pd Gionata Gatticchi, che aveva chiesto di ricevere informazioni soprattutto sulla gestione economico-finanziaria della cooperativa, ottenendo dal sindaco un incontro in Commissione consiliare per esaminare il tutto.

Pochi giorni dopo, con toni molto accesi soprattutto nei riguardi di Gatticchi e del sindaco, è arrivata la risposta dello stesso Neri che, ricordando il lavoro “volontario e utile” nei suoi 5 lunghi anni di mandato, ha giudicato il Comune come “peso morto per Tela Umbra“, augurandosi anche l’uscita dell’Ente dall’assetto societario.

Tornando alla richiesta d’intervento delle socie direttamente al sindaco, fatto già anomalo di suo, Bacchetta ha aggiunto: “E’ nostro dovere, davanti a questa situazione, come soci fondatori (il Comune è uno di questi), intervenire per cercare di capire quanto sta accadendo e, soprattutto, le cause di questa sfiducia venutasi a creare fra le socie e il presidente”.

Abbiamo visto il presidente Neri inveire in modo decisamente eccessivo e fuori luogo contro il consigliere comunale Gatticchi e il sottoscritto solo per aver fatto presente la situazione. Tela Umbra è un soggetto che ha soci pubblici, che hanno il diritto e dovere di esprimere la propria opinione

E’ fuori luogo – conclude il Bacchetta – qualsiasi ‘nervoso dissenso’ rispetto alle nostre scelte. Scelte obbligate perché la richiesta da parte delle socie lavoratrici ci impone di aprire un tavolo di confronto con gli altri soci, le lavoratrici e la Regione (sarà presente l’assessore Bartolini), per comprendere quanto sta accadendo. Si tratta, fra l’altro, di un fatto molto grave e inusuale ma soprattutto inedito per quanto riguarda la storia di Tela Umbra.