E’ un “ex aequo” del gusto e della prelibatezza quello decretato ieri (venerdì 21 novembre) dalla giuria della sesta edizione del concorso gastronomico premio “Tartufo di Gubbio”.
Dopo due giornate e tre sessioni di gara intorno ai fornelli e in tavola, sono i cuochi Alessandro Trovato del ristorante “Monnalisa” del Grand Hotel Da Vinci di Cesenatico e Giovanni Luca Di Pirro del ristorante “La Torre” dell’Hotel Castello del Nero di Tavarnelle Val di Pesa (Fi) ad aggiudicarsi il titolo, con un punteggio esattamente alla pari.
Lo chef romagnolo è arrivato alla vittoria con riccioli di sogliole dell’Adriatico su vellutata di zucca violina, cime di rapa e tartufo bianco (antipasto); passatelli al tartufo bianco con foglioline di spinaci e spuma di pecorino di fossa (primo piatto); ventaglio di spigola d’amo al tartufo su chips di patate rosse e insalatina di carciofi alla menta (secondo piatto).
Il cuoco toscano ha proposto capesante tostate in padella farcite di tartufo bianco, topinambur e purea di patate viola (antipasto); tortelli di piccione su clorofilla di cavolo nero, polvere d’olio e tartufo (primo); faraona del Valdarno al forno ripiena della sua carne e cicoria royale di porcini e tartufo bianco (secondo).
Dunque, un primo posto pari merito che mette l’una accanto all’altra due ricche e interessanti cucine regionali italiane, quella toscana e quella romagnola, grazie all’interpretazione di due cuochi molto quotati. Di Pirro, che già in passato aveva partecipato al concorso gastronomico eugubino, può fregiarsi anche di una stella.
Tutti i piatti in gara, come da regolamento, sono stati realizzati con il prelibato tartufo bianco di Gubbio. Ed è proprio al gustoso fungo sotterraneo del comprensorio eugubino-gualdese che sono andati i complimenti unanimi dei cuochi in gara e dei giurati stessi. Un “tuber magnatum pico” che non ha nulla da invidiare a quelli di altri territori italiani.
La formazione schierata ai fornelli per l’edizione 2014, oltre a Trovato e Di Pirro, era composta dai portacolori eugubini Claudio Ramacci del ristorante “Taverna del Lupo”, Paolo Pascolini del ristorante “La Cia”, Adilgerio Tosti del Park Hotel “Ai Cappuccini”, Andrea Cesari del country resort “Coldimolino” e Stefano Salvi Marchetti dell’Agriturismo Guinzano, mentre gli chef extra-moenia erano: Filippo Scapecchi del ristorante “Vespasia” di Palazzo Seneca di Norcia (Pg) e Aniello Di Lieto del ristorante “Le Colonne” del Grand Hotel Des Bains di Riccione (Rn). Dalla regione polacca gemellata con la Provincia di Perugia è arrivato Ireneusz Koniuszek del ristorante “Refektarz” dell’Hotel Zamek Ryn di Ryn (Polonia).
I vari piatti presentati dagli chef in gara sono stati valutati da una giuria coordinata dal giornalista enogastronomico Claudio Zeni e composta da Alberto Schieppati (direttore Artù), Roberto Vitali (L’Eco di Bergamo, Turismo del Gusto), Fabrizio Salce (Agrisapori), Paolo Capresi (Mediaset), Sandro Capitani (Radio Rai), Rosalba Carbutti (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno), Stefano Barigelli (condirettore Corriere dello Sport – Stadio), Salvatore Marchese (Guida dei Ristoranti L’Espresso, Barolo & Co., rivista Chef), Giancarlo Colombo (Gran Maestro di Enogastronomia).
Nel corso della cerimonia di premiazione, ieri pomeriggio al Park Hotel Ai Cappuccini, è stato anche conferito il premio “Hanno onorato l’Umbria” a 7 Cervelli, il duo satirico perugino che ha fatto del dialetto e delle parodie di film famosi un divertente mezzo di comunicazione, capace di parlare in maniera trasversale a tutte le generazioni. Il video tormentone dell’estate 2014, “Lassa gì”, con l’allenatore Serse Cosmi e il dj Ralf, ha ottenuto uno straordinario successo su YouTube, raggiungendo quasi un milione di visualizzazioni, nelle differenti versioni.