Chi non è rimasto sbalordito, in questi giorni, dopo l’apertura della bolletta Tari, nel veder scritto nero su bianco quelle sconfortanti tre o quattro cifre (questione di metri quadrati)?
Soprattutto nel comune di Città di Castello la famosa tassa sui rifiuti è letteralmente salita alle stelle e ciò, a detta di Andrea Lignani Marchesani, sarebbe dovuto al piano industriale di Sogepu, approvato dallo stesso Consiglio Comunale tifernate lo scorso 29 luglio.
Il consigliere regionale, a suo tempo, aveva denunciato il fatto, a partire dall’insolita data estiva della seduta, “per evitare presenze scomode e consentire un’approvazione senza alcun voto contrario”.
“La rabbia dei cittadini – continua Lignani – è condivisibile: irritati lo sono non solo quelli che hanno dato fiducia all’attuale maggioranza, ma anche coloro che hanno concesso consenso ad opposizioni che, per mancanza di approfondimento o per quieto vivere, si sono concentrate sul falso problema dello spostamento di sede di Sogepu, perdendo di vista aumenti tariffari, incremento e mancata chiusura della discarica di Belladanza ed investimenti assai discutibili perché superati dal punto di vista tecnologico”.
“In un momento di forte criticità sociale – conclude il consigliere regionale – si deve ripartire dalle esigenze della Comunità e dalla consapevolezza che, prima di tutto, proprio le forze di opposizione hanno il dovere di interpretarle nella logica della dialettica democratica”.