Tanti auguri Dante Parlani, il "Cavaliere" compie 110 anni - Tuttoggi.info

Tanti auguri Dante Parlani, il “Cavaliere” compie 110 anni

Davide Baccarini

Tanti auguri Dante Parlani, il “Cavaliere” compie 110 anni

Classe 1905, ha lavorato per quasi 60 anni da fattore amministrando più di 100 poderi | A Città di Castello è da tempo un'istituzione
Lun, 23/11/2015 - 11:06

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Dante Parlani, uno tra gli uomini più vecchi d’Italia, compie oggi 110 anni. Nato ad Apecchio (Pesaro-Urbino) il 23 novembre 1905 e attualmente residente a Città di Castello, il “Cavaliere” è ormai diventato, da tempo, una vera e propria istituzione del Tifernate.

Dopo un’infanzia passata nel piccolo vocabolo di Chi Mafucci (Comune di Apecchio), ha trascorso la sua vita, dagli anni ’30 fino agli ’80, amministrando più di 100 poderi di privati ed enti statali. Una vita da fattore, insomma, che gli è valsa anche molti riconoscimenti: nel 1950 diventa Cavaliere Ufficiale dell’Ordine di San Giorgio d’Antiochia e l’anno successivo è nominato presidente del Sindacato Coltivatori del Comune di Apecchio, di cui sarà anche Consigliere comunale.

Tra i premi più importanti c’è quello conferitogli dal Ministero dell’Agricoltura “per aver contribuito ad incrementare la produttività agraria”, e dalle Fattorie Autonome Tabacchi di Città di Castello, nel 1982, “per aver favorito, con la sua opera, lo sviluppo della tabacchicoltura nell’Alta Valle del Tevere”.

Due episodi particolari hanno segnato il curriculum della sua lunga vita: lo scampato pericolo di morte, nel 1945, dopo la caduta di un aereo americano in uno dei suoi poderi e la partecipazione, nel 1984, ad un film su Rai Tre, “Dopo il Tramonto”, nei panni (guarda caso) di un proprietario di terreni, assieme ad altri concittadini apecchiesi e vari tifernati.

Dante conserva ancora una straordinaria lucidità mentale e un’ottima memoria. Purtroppo, qualche anno fa, una brutta caduta dalle scale gli costò la frattura del femore e lo costrinse, da allora, a spostarsi in sedia a rotelle. Ciò non ha comunque fermato la sua grande passione per le lunghe passeggiate e, quasi sempre, è possibile incontrarlo nel centro storico tifernate accompagnato da uno dei suoi tre figli: Saulo (82), Rosina (81) e Costantino (77). Vedovo da oltre 45 anni, Dante ama ancora leggere i quotidiani, mangia sempre “leggero” e non va mai a dormire dopo le 22. Il segreto del suo elisir di lunga vita, dunque, sembrerebbe essere stato il suo lavoro, esercitato per quasi 60 anni e sempre con la benevolenza e la stima di tutti. Tantissimi auguri!

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