Su Facebook scoppia polemica tra fotoreporter e Quintana

Su Facebook scoppia polemica fotoreporter – Quintana | Metelli “chiedano scusa” / Fotogallery

Carlo Ceraso

Su Facebook scoppia polemica fotoreporter – Quintana | Metelli “chiedano scusa” / Fotogallery

Preziotti e Vissani “cacciati dalla piazza”. La direzione artistica: “non hanno rispettato le regole” | Annullata la Rivincita, si torna in campo sabato prossimo
Lun, 14/09/2015 - 17:21

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Neanche Giove Pluvio, capace di far rimandare la Quintana a sabato 19 settembre (con le taverne che riapriranno giovedì e venerdì), è riuscito finora a spegnere la polemica divampata a margine della kermesse tra alcuni fotoreporter e l’Ente Giostra del presidente Metelli. Ad innescare la polveriera è stato sul proprio profilo Facebook il noto fotografo professionista Stefano Preziotti, da anni inviato alla Quintana per vari giornali e riviste e profondo conoscitore (oltre che appassionato) della manifestazione, seguito a ruota dal collega Alessio Vissani. I due, nel corso dei post che si sono susseguiti per tutto il week end su Fb, che peraltro hanno ricevuto decine e decine di like, hanno denunciato di essere stati allontanati dalla security da piazza Repubblica, dove era in corso il corteo storico, senza alcun motivo. Duro il primo commento del fotoreporter: “Nel momento cruciale della serata (di sabato, n.d.r.) malgrado io e e alessio vissani ci trovassimo addirittura dietro i trombettieri e al limite della piazza e malgrado fotografi con un pass non per il cerimoniale facevano il bello e il cattivo tempo…siamo stati invitati dalla sicurezza che adduceva un ordine di un responsabile dell’ente a uscire dalla piazza. Nel momento importante come arruolamento e discorsi delle autorita’ non abbiamo potuto scattare neanche una foto..Premetto che gli addetti alla nostra sistemazione ci avevano relegato in un posto da cui era impossibile fare al meglio il nostro lavoro perche’ prima di noi c’era un settore con sedie per gli ospiti di non so chi. Da quella posizione si poteva fotografare bene solo il culo di qualche tamburino..”. In un messaggio successivo Preziotti ha annunciato di oscurare i circa 120 album fotografici tenuti fin lì a disposizione degli internauti “mi dispiace veramente tanto sopratutto per i tanti folignati che sono magari all’estero e non aspettano che vedere le foto. Mi dispiace ma ancora non hanno capito che il favore lo fanno i media a loro e non viceversa”. Senza svelarne il nome, i due hanno puntato l’indice nei confronti di un Magistrato della Quintana che avrebbe dato l’ordine ai vigilantes di farli allontanare. Lo stesso magistrato che ha detto che “la quintana non è una manifestazione fatta per i fotografi…come le partite di calcio’…rido a questa espressione nell’anno dell’avvento di telecamere e macchine fotografiche negli spogliatoi’…trattare così dei professionisti che stavano lì per lavorare equivale a paragonare la Quintana stessa a quello che è…una festa per pochi!!! Complimenti” chiosa Preziotti.

“Violate le regole” – non ci sta l’Ente Giostra alle accuse lanciate dai due fotografi.  Il primo a parlare è il direttore artistico della manifestazione Stefano Trabalza. “Sono amareggiato per questa polemica, perché ci conosciamo tutti da tanti anni, siamo buoni amici ma non si può raccontare solo una parte della storia. Va premesso – dice a Tuttoggi.info – che la lettura del Bando prevede un cerimoniale rigido, è una vera e propria rappresentazione teatrale, una rivisitazione storica e pertanto non è bello vedere teleobiettivi e persone in abiti civili sbucare da tutte le parti. Per questo ad ogni manifestazione un Magistrato fa un sopralluogo con i fotografi a cui viene riservato uno spazio; quindi gli operatori si accreditano accettando le regole. Sabato sera non ho trovato i fotografi nello spazio loro riservato bensì sotto il palco dei figuranti. Ho così ricordato loro che non potevano stare lì, che le regole vanno rispettate e potevano farlo presente prima. Comunque, proprio per non inasprire il clima, abbiamo concordato un nuovo spazio e ho avvisato la sicurezza che potevano sostare in quel punto. Non solo, ho fatto aprire al pubblico lo spazio che era stato prima riservato ai fotografi così da poter accontentare più persone possibili di questo spettacolo che è da sempre gratuito. Tornando alla vicenda – continua Trabalza –  dopo qualche minuto mi accorgo che si erano di nuovo spostati finendo ancora una volta sotto il palco dei figuranti…mi sono visto costretto a chiamare la vigilanza e a ripristinare la situazione; mi spiace soprattutto perché tra il gruppetto dei fotoreporter, non tutti per la verità, c’era proprio Stefano con cui avevano trovato l’intesa. Non ho più seguito i loro movimenti perché dovevo occuparmi del mio lavoro, della parte artistica, credo però, a quanto mi hanno riferito, che si sono messi sulla scalinata del Duomo e a quel punto qualcuno li ha invitati ad abbandonare la piazza”.

 Metelli “si scusino i fotografi – “Ora che conosco i fatti desidero precisare che non è stato violato il diritto di cronaca, e l’Ente, come sempre, ha messo in condizione i fotografi di lavorare”. Così pochi minuti fa il Presidente dell’Ente, Domenico Metelli ha commentato quanto è accaduto sabato sera in Piazza della Repubblica in occasione del Cerimoniale. “Ho incontrato il presidente della Commissione Artistica, Stefano Trabalza ed il responsabile della Comunicazione, Mauro Silvestri e sono in grado di ricostruire quanto è avvenuto realmente. Innanzitutto non esistono pass liberi per la Piazza, ma solo pass per il box riservato ai fotografi accreditati dalle varie testate giornalistiche”. Metelli ribadisce nella nota quanto detto dal d.a. Trabalza a TO. “L’Ente conosce benissimo il valore della comunicazione e non ha dunque impedito a nessuno di fare il proprio lavoro. Il box riservato ai fotografi è nell’unica posizione possibile all’interno della Piazza. Ricordo, inoltre, come lo spazio riservato alla Quintana sia sempre più piccolo, non certo per colpa nostra, ed anche il pubblico è penalizzato. L’Ente nelle sue pubblicazioni ringrazia e cita tutti fotografi di Foligno, professionisti e amatori, a prescindere dal numero di foto che poi arrivano. Domenica mattina, non conoscendo ancora i fatti, mi sono scusato preventivamente perché rispetto tutti questi professionisti e il loro lavoro che è prezioso per la Quintana – ha concluso – ma ora che la situazione è chiarissima, senza polemica, sono i due fotografi a doversi scusare per il loro comportamento. L’Ente è disponibile, come sempre, ad incontrare i fotografi e a raccogliere eventuali suggerimenti”.

Fotoservizio di Vanessa Raiola

Riproduzione riservata

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