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Spoleto57, Tim Robbins e Actors’Gang nel “saggio” su Shakespeare

(Carlo Vantaggioli)– Se vi piace Sogno di una Notte di mezza Estate di William Shakespeare, e avete vista la versione della Actors’Gang diretta da Tim Robbins al Chiostro di San Nicolò, sappiamo già che non sarete rimasti delusi.

Recitata in lingua originale, seppure con qualche deriva slang, ma molto più piaciona di quelle versioni sussiegose, con una dizione inglese di stile aulico, come solo Lord Laurence Olivier poteva interpretare, il Sogno di una Notte di mezza Estate di Mr. Robbins assume più la dimensione del perfetto saggio di fine corso, piuttosto che quella della grande produzione teatrale da far ammirare nella sua complessità di scene, costumi e arzigogoli vari. Insomma l’esatto opposto di un Bob Wilson, tanto per citare un americano “diverso” presente in contemporanea al Festival dei 2Mondi.

Piace la regia di Robbins perchè lascia uno spazio immenso agli attori della Gang che cambiano anche qualche movimento scenico o qualche piccola espressione lasciando divertito l’artista americano e la sua assitente Chintya Ettinger, che seduti in platea proprio vicino a noi, si guardano, ammiccano e spesso sorridono all’ardire degli attori.

Scena nuda, costumi essenziali, un pò da American Graffiti nel momento in cui ci si trova tutti nel palazzo di Teseo Duca di Atene,  e poi da Bacco del Caravaggio (opera contemporanea del testo di Shakespeare ndr.), quando tutti sono nel bosco incantato. Panchine laterali, a quinte aperte, dove gli attori si cambiano davanti a tutti e entrano ed escono dalla scena come i giocatori di una partita di basket, poca attrezzeria consistente in qualche fiore e qualche rametto da utilizzare per la simulazione del bosco popolato da fate folletti ed altre spiritualità.

Una coppia di musicisti che suonano una partitura per viola da gamba e percussioni, a metà tra musica originale del ‘500 e New Age, quando invece ci si trova a ordire incantesimi o qualche ammaliamento.

Molta, tanta, recitazione, provata e limata a lungo e sicuramente efficace se si deve riempire lo spazio fisico del palcoscenico, condita da qualche altro movimento, come danze o o scene di rapporti amorosi. Indimenticabili i conati di vomito di Lisandro quando trasformato da un filtro magico non riconosce Ermia. Una scena alla Tarantino!

I critici di professione ci stroncheranno come sempre, ma a noi piace immaginare che in questa messa in scena Tim Robbins abbia seguito un pò la lezione del regista polacco  Jerzy Grotowski, ideatore del Teatro Povero, dove l’unica vera cosa che contava era l’attore rispetto al pubblico e che spesso “arricchiva” la scena da un solo faro di luce in modo che non ci si potesse distrarre da altro che non fosse il o i protagonisti.

Poichè Robbins è americano fino in fondo, qualche ricchezza in più l’ha messa nella sua produzione, ma si può ben dire che nulla è sfuggito al pubblico della recitazione dei bravissimi attori della Actors’ Gang.

Ecco perchè  vogliamo considerare questo lavoro come il “saggio attoriale” perfetto. E conoscendo la genesi della Actors’ Gang ed anche lo scopo fortemente sociale di questa compagnia, pensiamo che proporlo al pubblico del Festival non sia stata una operazione di immagine solo legata alla fama del suo regista.

Pubblico entusiasta e Teatro di San Nicolò pieno per tutte le repliche, ma questo a Spoleto57 sembra non fare più notizia.

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

di William Shakespeare

regia Tim Robbins
assistente alla regia Cynthia Ettinger
direttore musicale Dave Robbins
luci Bosco Flanagan
direttore di scena Alayha Aquarian
assistente direttore di scena Ali Grusell
maschere di Erhard Steifel
fotografie di Dianna Oliva-Day
direttore amministrativo Simon Hanna

con
Pierre Adeli (Teseo, Oberon)
Hannah Chodos (Elena)
Adam Ferguson (Francis Flute)
Lee Hanson (Ermia)
Adam J. Jefferis (Demetrio, Tom Snout)
Will Thomas McFadden (Lisandro, fata, Snug)
Mary Eileen O’Donnell (Peter Quince, fata)
Molly Mignon O’Neill (fata)
Monica Quinn (fata)
Cihan Sahin (Puck, Filostrato)
Pedro Shanahan (Egeo, Robin Starveling)
Bob Turton (Nick Bottom)
Sabra Williams (Ippolita, Titania)
Jillian F. Yim (fata)

e i musicisti
Dave Robbins
Mikala Schmitz

una produzione di Actors’ Gang
in collaborazione con Change Performing Arts

Riproduzione riservata

(Foto: Agf-Antonelli)