Sono cominciate ufficialmente le manovre della giunta Cardarelli per dotare Spoleto di un nuovo strumento urbanistico. Servirà proprio a questo l’Ufficio del Piano, che sarà composto da personale interno all’ente, scelto fra le direzioni interessate, e coordinato dal dirigente PUT (Pianificazione Urbanistica e Territorio) Giuliano Maria Mastroforti. 16 in tutto i dipendenti che ne faranno parte. A loro è stato dato il compito di lavorare almeno tre giorni a settimana alla redazione del PRG (solo uno se ne occuperà a tempo pieno), e potranno continuare ad avvalersi della collaborazione dell’Università di Perugia, con cui c’è una convenzione in essere e già finanziata.
“Costruire di meno” – Tra le linee guida per la redazione del nuovo PRG c’è al primo posto la riduzione delle aree edificabili. Più volte l’assessore all’urbanistica Cappelletti ha sottolineato come il precedente “pecchi di gigantismo”. Il dato, in effetti, appare oggettivo. Lo scarso aumento della popolazione rispetto a quanto preventivato negli anni passati e i cambiamenti a livello di imposte sulle aree identificabili, connessi all’attuale contesto economico, hanno suggerito alla giunta una “revisione in senso riduttivo delle aree a suo tempo individuate, sempre però in un quadro di congruenza con l’omogeneità delle macroaree”.
Infrastrutture – Un nuovo PRG significa anche poter rivedere l’intero quadro delle infrastrutture, “ancorandolo in maniera più realistica all’attuale situazione economica e finanziaria”. La variante sud, per esempio, non viene considerata dall’attuale giunta una priorità ad oggi attuabile, mentre grande attenzione verrà posta sulle nuove esigenze della mobilità urbana, anche in una prospettiva di efficientamento energetico e dei consumi.
Parola d’ordine ‘riutilizzare’ – Si punterà dunque a “riqualificare”. Periferie, zone disagiate, centro storico. Attraverso, per quanto possibile, il “riuso dell’esistente”. In diverse aree dello spoletino le criticità connesse al mutato quadro socio-economico sono rappresentate da situazione di abbandono, dismissione, mancato utilizzo, degrado urbano. Obiettivo del nuovo PRG sarà trasformarle in potenzialità di sviluppo, riutilizzando il patrimonio esistente e riducendo al contempo al minimo il nuovo da costruire. Sempre nel rispetto dei vincoli imposti, come il recepimento del Piano di Assetto Idrogeologico e l’aggiornamento delle aree archeologiche che insistono sul territorio comunale.
I tempi – La giunta intende concludere l’iter di adozione del PRG nel giro di un anno, indipendentemente da come la Suprema Corte di Cassazione si pronuncerà sull’attuale, già annullato dal Consiglio di Stato dopo un lungo iter giudiziario partito dai ricorsi al TAR di cinque privati cittadini. Al segretario generale Mario Ruggieri il compito di controllare il rispetto dei tempi di redazione.
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