Numerosi degli anestesisti in forze all’ospedale di Spoleto sarebbero pronti a lasciare la città. In 8 avrebbero infatti fatto domanda di trasferimento in altre strutture ospedaliere di recente. Cosa sta succedendo? A chiederselo è il Tribunale dei diritti del malato, che porta a conoscenza della situazione particolare.
Allarme del Tdm – “E’ giunta al Tdm, nei giorni scorsi, la seguente notizia: la maggior parte dei medici anestesisti di Spoleto ha inoltrato domanda di trasferimento ad altre sedi ospedaliere dell’azienda” scrive l’associazione che monitora lo stato di salute del nosocomio. “Del gruppo – spiega – fanno parte non solo medici cosiddetti pendolari (che, quindi, trarrebbero vantaggio da una sede di lavoro più vicina alla loro casa) ma anche medici residenti nella nostra città. Mai, in precedenza, si erano verificati episodi analoghi, né in altri settori ospedalieri e neppure, secondo fonti bene informate, in altri ospedali della Regione. Si tratta quindi di un episodio unico ed eccezionale e, proprio per questo, ancor più preoccupante. Il Tdm non ha, al momento, elementi per capire le motivazioni di una tale decisione. Può, tuttavia, formulare l’ipotesi che forse la richiesta del trasferimento potrebbe essere l’espressione di un disagio degli operatori, legato all’organizzazione del lavoro. Il Tdm si augura che le preoccupazioni espresse siano le stesse del Direttore Sanitario di Presidio, il Dott. Luca Sapori, e dei vertici aziendali che dovranno adoperarsi per mantenere il Servizio di Anestesia Rianimazione a quel livello ottimale di funzionalità che fino ad oggi lo ha caratterizzato. Confida pertanto in un’analisi pronta ed accurata del problema ed in una soluzione altrettanto celere da parte delle autorità sanitarie”.
L’inchiesta sui concorsi per primari – Che la vicenda possa essere collegata al concorso per il nuovo primario di anestesia, espletato nei mesi scorsi? Sembra difficile. Il concorso bandito dalla Usl 2 dell’Umbria aveva visto vincere il dottor Giulio Tazza, già in forze al reparto di Anestesia e rianimazione del San Matteo degli Infermi. Il professionista spoletino, secondo in graduatoria, era stato scelto dopo lo scandalo che aveva coinvolto il primo in graduatoria, il dottor Giorgio Barzoi, che era stato condannato in primo grado per un caso di assenteismo in Lombardia. Proprio sul concorso per il primario di anestesia (così come per quello di chirurgia), la Procura della Repubblica di Spoleto ha aperto un’inchiesta avviando degli accertamenti. Nell’ambito di questi nei giorni scorsi sono stati sentiti alcuni medici in forze al nosocomio cittadino.