Politica

Spoleto, 10 consiglieri presentano mozione di sfiducia al sindaco

L’opposizione chiede la testa del sindaco Fabrizio Cardarelli ed il commissariamento del Comune. Tre gruppi di minoranza, infatti, hanno depositato questa mattina una mozione di sfiducia contro il primo cittadino. Per ora le firme sono soltanto 10, ma qualcosa potrebbe cambiare da qui a quando verrà convocato il consiglio comunale per discutere l’atto (da legge non oltre 30 giorni). Attualmente la maggioranza è composta soltanto da 13 persone compreso lo stesso sindaco, il numero minimo necessario per non tornare di nuovo alle urne. E tra questi c’è anche chi più volte è risultato in posizione critica.

A firmare la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Cardarelli (e quindi della sua Giunta) sono stati i consiglieri di Pd (Dante Andrea Rossi, Massimiliano Capitani, Stefano Lisci, Laura Zampa, Carla Erbaioli e Paolo Martellini), M5s (Elisa Bassetti) ed i tre ex maggioranza passati al Gruppo misto (Aliero Dominici, Marina Morelli e Francesco Saidi). Rimane da capire quale sarà la posizione di Giampaolo Emili (lista Due Mondi) e Alessandro Cretoni (Forza Italia), che, seppur criticando aspramente in alcuni casi l’operato della Giunta, hanno cercato di dare un contributo positivo finora al dibattito politico, soprattutto in questa delicatissima fase post terremoto. Qualche colpo di scena potrebbe arrivare dagli stessi banchi di maggioranza. In particolare più volte in questi mesi si è rivelata critica la posizione del presidente della commissione bilancio Stefano Proietti. Ma non è detto che sorprese possano arrivare anche dalla stessa opposizione e dai firmatari della mozione di sfiducia. Un po’ come accaduto tre anni fa, durante la passata legislatura, al momento di votare la mozione di sfiducia nei confronti dell’allora sindaco Daniele Benedetti, dopo l’esplosione del caso del buco di bilancio. Mentre la mozione era stata condivisa da tutta l’opposizione, al momento del voto uscirono dall’aula Aliero Dominici e Maurizio Hanke, salvando così  il Comune dal commissariamento.

Cosa succederà questa volta si saprà soltanto fra qualche settimana, quando il consiglio comunale sarà chiamato a votare l’atto. Di certo la Giunta Cardarelli non sta passando un periodo di grandi consensi, nonostante l’impegno su vari fronti soprattutto in seguito al terremoto. Il primo cittadino più volte in varie occasioni ha detto di non temere la possibilità di dover tornare a casa.

Entrando nel merito della mozione di sfiducia, “questa passa al vaglio una ad una le priorità del programma elettorale del Sindaco Cardarelli, priorità disattese nel corso di questi due anni e mezzo di mandato”, some spiega  il Movimento 5 stelle annunciando appunto di aver depositato questa mattina l’atto.

In queste settimane di difficoltà – commenta il M5s – abbiamo atteso, in accordo con gli altri firmatari, rimanendo osservatori vigili e attivi sulla gestione dell’emergenza terremoto. Per quanto ci riguarda, la non gestione dell’emergenza è motivo ulteriore, e non un deterrente, per chiedere come opposizione la sfiducia della maggioranza del Consiglio Comunale a questa Giunta e al Sindaco. Tecnicamente la chiamiamo mozione di ‘sfiducia’, più propriamente possiamo chiamarla ‘verifica di maggioranza’ come accade in altri paesi, dove a metà mandato si fa il punto della situazione e si verifica chi sta da una parte e chi dall’altra. Crediamo così di fare il bene della città chiedendo CHIAREZZA e sperando che con la discussione in Consiglio venga finalmente alla luce quale sia la maggioranza, quale sia la minoranza, chi fa opposizione e chi governa la città. Aspetteremo quindi i 30 giorni per discutere in Consiglio Comunale la presente mozione e la votazione che ne conseguirà”.

QUI IL TESTO DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA DEPOSITATA OGGI