“Adesso il Sindaco lamenta l'isolamento di Spoleto perché Trenitalia sopprime alcune fermate a Spoleto. È vero la Città potrebbe subire dei danni da questa decisione, come dalla soppressione della biglietteria, ma limitarsi a questo “danno” rispetto al vero isolamento della Città è veramente poca cosa”. A replicare all'annuncio di azioni eclatanti da parte dell'amministrazione comunale per le decisioni di Trenitalia è il consigliere comunale di An Carlo Petrini.
“La nostra Città è stata isolata in questi ultimi 20 anni e in particolare negli anni dell'Amministrazione Brunini, rispetto alle innumerevoli decisioni prese in Regione che hanno escluso Spoleto da tutti gli interessi strategici sia politici che economici, tranne nel caso di Sant'Orsola, per cui a Spoleto ci portano tutti la “MONNEZZA” a due lire.Spoleto è sempre stata emarginata e mai parte attiva, per colpa di un Sindaco che non è stato capace di interloquire con i suoi stessi compagni di partito e questo è di gran lunga più grave del taglio, comunque non condiviso, di Trenitalia.Brunini dovrebbe tuonare contro se stesso, avendo lui isolato Spoleto, nonostante, durante i suoi due mandati ha avuto Governi sia Regionali che Nazionali a lui vicini.La nostra Città ha bisogno di essere di nuovo collegata sia politicamente che geograficamente con le altre realtà che oramai appaiono da noi lontane anche se distano pochi Km.
E per ottenere questo penso vi siano due strade:
la via strutturale; il trasporto su rotaie sta evolvendo molto, vedi l'alta velocità, e pertanto utilizzare le linee ferroviarie esistenti per un progetto di METROPOLITANA REGIONALE, potrebbe risolvere molti problemi della viabilità attuale, sia verso Roma che verso Perugia.
la via politica; invertire la rotta dando una svolta alla Città e cambiando l'Amministrazione, spezzando la catena con la sinistra o con coloro che intendono continuare su questi tracciati che si chiamino Cintioli o Benedetti o Brunini III.
In conclusione: “Ma ci sarà mai un politico che annunci il suo ritiro, come avrebbe dovuto fare Veltroni e come dovrebbe fare Brunini, magari chiedendo scusa alla Città per ciò che non è riuscito a fare?”