Il sindaco di Umbertide Marco Locchi contro il movimento politico Umbertide Cambia. Il primo cittadino torna sulla polemica alimentata dagli ultimi comunicati della Associazione, firmati dal suo presidente Gianni Codovini, riguardanti il bilancio di previsione 2015, la cui nuova tassazione è stata anche giudicata “elevata ed iniqua”.
Locchi, che ha ribadito il pieno diritto dell’opposizione ad accedere a tutti i dati inerenti al bilancio con piena trasparenza e il supporto degli uffici, non tollera che “si cerchi in modo demagogico e strumentale di offuscare un risultato così importante che l’Amministrazione è riuscita a conseguire nel predisporre il bilancio di previsione 2015″.
“I numeri sono numeri, non ci si può giocare per altri fini e quindi se affermiamo che l’addizionale IRPEF è allo 0,5 % questo è. Non è stato aumentato nulla a differenza di quello che hanno fatto gran parte dei comuni umbri e italiani”.
Come dettagliatamente descritto e motivato dal Responsabile Servizi Finanziari, sia nella 1° commissione consiliare che in risposta ai quesiti posti da un consigliere di Umbertide Cambia, il sindaco ha ribadito l’aumento di gettito di 196.397 euro, “originato da semplici motivazioni contabili e finanziarie e non da aumenti di aliquote”.
“Non entro nel merito di valutare le azioni dei Comuni vicini. Attendo la pubblicazione ufficiale di tutti i dati da parte del Ministero, per poter fare un vero confronto sulla pressione fiscale a cui sono sottoposti i nostri concittadini e quelli degli altri Comuni. Invito tuttavia il Presidente Codovini ad analizzare con attenzione i dati relativi ai Comuni da lui citati (Castello e San Giustino, ndr) in quanto la realtà non coincide con quanto affermato: è stata innalzata, di pochissimo, la soglia di esenzione e inserito uno scaglionamento per fasce di reddito della addizionale che comunque è allo 0,8%”.
Per quanto riguarda l’IMU e la TASI, aggiunge Locchi, l’Amministrazione Comunale, cosciente delle difficoltà di molte imprese, avrebbe provveduto, lo scorso anno, proprio per alleggerire il carico fiscale, ad abbassare l’IMU all’ 8,6%, in quanto imposta non deducibile dal reddito di impresa, ed ad aumentare la TASI in quanto imposta deducibile.
“Anche in questo caso non basta soffermarsi strumentalmente sul valore assoluto ma bisogna fare anche una valutazione più approfondita in quanto un’impresa umbertidese pagherà un maggior importo di TASI rispetto ad un’impresa residente in altri Comuni ma pagherà un minor importo di IMU e questo determina un vantaggio in termini di determinazione del reddito di impresa fiscale”.
“Come già detto in Consiglio Comunale – conclude Locchi – la seduta di bilancio rappresenta il momento più importante della vita amministrativa dell’Ente, preceduta per questo da una serie di incontri sul territorio con le organizzazioni sindacali per capire e costruire, nonostante l’ulteriore diminuzione di trasferimenti statali per € 750.000 di quest’anno, un piano di azioni e di progetti che risponda alle esigenze della nostra città”.
“Non si può pensare di utilizzare questo momento in modo strumentale proponendo magari, come è stato fatto in questa occasione, emendamenti che non è stato possibile neanche discutere. Anche chi propone emendamenti, che normalmente richiedono impegno di risorse economiche, deve avere il coraggio di dire da dove vengono prese queste risorse: dall’aumento dell’IRPEF, dell’IMU, della TASI. Noi non ne abbiamo aumentato nessuna!”.