Sindaco De Augustinis al lavoro, le priorità "Giunta entro 10 giorni" | Spazio a M5s e Centrosinistra? - Tuttoggi.info

Sindaco De Augustinis al lavoro, le priorità “Giunta entro 10 giorni” | Spazio a M5s e Centrosinistra?

Sara Fratepietro

Sindaco De Augustinis al lavoro, le priorità “Giunta entro 10 giorni” | Spazio a M5s e Centrosinistra?

Primo giorno da sindaco per Umberto De Augustinis, domani arriva il ministro Bonisoli, poi via al Festival | Priorità lo spostamento dello sportello del cittadino, le ipotesi per la Giunta | I commenti e gli auguri dell'arcivescovo
Lun, 25/06/2018 - 20:08

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Ha dormito giusto un paio di ore, con il telefono che ha squillato di continuo da domenica sera e per tutta la giornata odierna. Umberto De Augustinis, eletto sindaco di Spoleto (la proclamazione ufficiale è attesa per domani), è arrivato a palazzo comunale intorno alle 11 di lunedì mattina. Passando prima per piazza del Mercato, dove tra strette di mano e congratulazioni ha trovato ad aspettarlo tre tra i suoi fedelissimi collaboratori – sostenitori, Alessandro Cretoni, Giampaolo Emili e l’uscente assessore ai lavori pubblici Angelo Loretoni.

Tra le telefonate ricevute, oltre a quella della sua avversaria Camilla Laureti sconfitta per poco più di 80 voti (e che in tarda mattinata era anche lei in piazza del Mercato) pure quella della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e l’ex ministro Giulio Tremonti.

Impegni e priorità

Il sindaco con il segretario comunale Mario Ruggieri

In Municipio, in attesa dell’ufficializzazione dell’incarico, De Augustinis ha incontrato il segretario generale del Comune Mario Ruggieri per discutere delle prime incombenze, quindi la presa di possesso del suo nuovo ufficio. In attesa dell’insediamento ufficiale. Domani il nuovo primo cittadino sarà impegnato prima a Roma al Csm, quindi a Spoleto ospiterà il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli in visita al deposito delle opere terremotate di Santo Chiodo. Mercoledì, invece, la prima conferenza stampa anche da presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi, accanto al direttore artistico Giorgio Ferrara, in vista dell’inaugurazione di Spoleto61 di venerdì. “Con lui ho già parlato, ho un ottimo rapporto” spiega De Augustinis.

Tra il Festival e le prime incombenze, il sindaco vuole dedicarsi subito ad alcune priorità. La prima è lo spostamento dello sportello del cittadino (per il quale ha chiesto di attivarsi, anche se al momento non ha alcun incarico, al capogruppo uscente e confermato consigliere di Forza Italia Alessandro Cretoni). Ma gli obiettivi primari sono anche “fare un check up su terremoto e ricostruzione e sul personale del Comune“. La lente del centrodestra (e non solo) sin dalla campagna elettorale è fissata soprattutto sul nuovo polo scolastico e l’inagibilità della scuola media “Dante Alighieri”.

Nuova Giunta con porte aperte a M5s e centrosinistra?

In contemporanea dovrà trovare la quadra sulla nuova Giunta. “Entro 10 giorni penso di ufficializzarla” spiega il primo cittadino, che avrebbe le idee chiare. Ma che aspetta anche delle risposte. E’ infatti pronto ad offrire un posto in Giunta al Movimento 5 stelle. Spazio, però, potrebbero trovarlo anche esponenti di centrosinistra. Non è un mistero, infatti, che una parte di (ormai ex?) Partito democratico lo ha più o meno apertamente sostenuto. Tra i nomi circolati in queste ore pure quello di Laura Zampa, consigliera comunale uscente Dem non ricandidatasi ed in conflitto da tempo con la maggioranza Pd. Ma l’ipotesi di un posto in Giunta è più che improbabile. De Augustinis, comunque dovrà fare i conti con il quasi 10% di preferenze raccolte al primo turno dalla sua lista Laboratorio, molte delle quali proverrebbero proprio dal centrosinistra. Ed è cosa nota che i candidati Miriam Carletti e Roberto Ranucci provengono da esperienze socialiste.

Bisognerà vedere comunque anche cosa ne pensano gli alleati, ed in primis la Lega del coordinatore locale Sandro Cretoni, che – visti i voti presi – dovrebbe avere un ruolo di tutto rilievo in Giunta. Un posto da assessore dovrebbe toccare anche al forzista Alessandro Cretoni ed allo stesso Giampaolo Emili, che 4 anni fa tentò l’impresa senza però arrivare al ballottaggio. Spera nella riconferma con la delega ai lavori pubblici Angelo Loretoni (Rinnovamento), unico della Giunta uscente (spaccata in 3 al primo turno) ad essere finito di nuovo in maggioranza. Il sindaco potrebbe dare spazio anche ad altre persone a lui vicine, come il collega magistrato (in pensione) Maurizio Muscato e l’avvocato Salvatore Taverna. Ma De Augustinis dovrà fare i conti anche con le quote rosa: almeno 3 le donne che dovranno avere un posto in Giunta. E se per due si pescasse veramente con successo dal M5s e dal civismo o addirittura dal centrosinistra, almeno un assessorato rosa sarebbe in mano al centrodestra: tra le papabili c’è Marina Morelli. Si tratta comunque solo di ipotesi.

I commenti, arcivescovo auspica concordia

I primi a festeggiare per l’elezione a sindaco di Umberto De Augustinis sono stati i parlamentari Giorgio Mulè (Forza Italia) e Franco Zaffini (Fratelli d’Italia) presenti con lui in piazza Garibaldi domenica sera, poi raggiunti in Comune dal leghista Virginio Caparvi. Ma nella notte al nuovo primo cittadino sono arrivati i complimenti e gli auguri della sfidante Camilla Laureti, che a Tuttoggi.info oggi annuncia che si impegnerà in consiglio comunale per portare avanti il mandato ricevuto da 7.900 spoletini.


Elezioni, Umberto De Augustinis sindaco di Spoleto | Video e foto


A fare gli auguri al nuovo primo cittadino è l’arcivescovo di Spoleto – Norcia, monsignor Renato Boccardo. “Nel momento in cui assume l’incarico di Sindaco della Città di Spoleto le esprimo vive congratulazioni e rinnovo l’impegno alla collaborazione per la ricerca e la promozione del bene comune di fronte alla crisi economica, morale e sociale della nostra Città. Formulo gli auguri di buon lavoro e porgo un cordiale saluto”. È il telegramma che Boccardo ha inviato stamattina a De Augustinis. Il presule la sera prima, il 24 giugno, durante l’omelia per la festa di San Giovanni Battista nella chiesa di San Giovanni di Baiano, a ballottaggio ancora in corso, aveva invitato i fedeli presenti a pregare per chi sarà chiamato ad amministrare la città: “O Signore – ha detto mons. Boccardo – dona la sapienza a coloro che governeranno Spoleto i prossimi anni. In questa campagna elettorale le parole hanno preso il sopravvento sui fatti: è quindi ora necessario promuovere la concordia, impegnarsi per un clima politico più disteso, avere idee ampie, unire e valorizzare ancor di più le tante espressioni di bene che ci sono nel territorio”.

Un augurio di buon lavoro al nuovo sindaco arriva da parte del responsabile territoriale di Confagricoltura, Giovanni Maria Angelini Paroli. “Voglio fare i miei complimenti al neo Sindaco – ha detto Angelini Paroli – e far giungere a lui e alla sua squadra sentiti auguri per un buon lavoro nel prossimo quinquennio. Non posso non complimentarmi anche con la sfidante, Camilla Laureti – ha aggiunto – e auspicare, per il bene della città, una fattiva collaborazione tra tutte le forze politiche”. L’associazione territoriale spoletina, già in vista del turno di ballottaggio, aveva organizzato un incontro tra i propri associati e i due candidati a Sindaco per un confronto sulle tematiche di maggiore interesse, tra le quali spiccano i ritardi nei pagamenti dei contributi agricoli e le problematiche legate alla situazione post sisma, in special modo misure che agevolino le attività delle aziende agricole ed agrituristiche fortemente penalizzate dagli eventi tellurici di ottobre 2016.

Sul voto, non solo a Spoleto ma anche nelle altre due città umbre al ballottaggio, Terni ed Umbertide, è intervenuta la presidente della Regione Catiuscia Marini: “Ad impossibilia nemo tenetur” . Ringrazio Paola Avorio e Camilla Laureti per il loro impegno serio, per aver subito con stile attacchi di ogni tipo, rimane la loro serietà e responsabilità. Ai Sindaci Latini, De Augustinis, Carizia auguro buon lavoro. Il PD ed il centrosinistra dovranno dedicare tempo, testa, cuore ad immaginare e creare un nuovo e diverso progetto alternativo, risparmiandoci le analisi del giorno dopo! Senza la solidarietà umana una comunità politica muore”.

Mentre Marco Squarta, portavoce del Centrodestra nell’Assemblea legislativa, osserva: “Vittorie eclatanti come quelle ottenute a Terni, Umbertide e Spoleto dal ‘Centrodestra pigliatutto’ sbriciolano il dominio del Partito democratico in Umbria, una regione che non è più rossa. Le recenti elezioni amministrative consegnano all’Umbria un risultato storico a dimostrazione che il Centrodestra unito, rappresentato da candidati credibili, può sferrare attacchi letali a sistemi politici molto ben radicati in città traumatizzate da gestioni assai discutibili. L’esito dei ballottaggi ci conferma la caduta degli ultimi baluardi della Sinistra in roccaforti storiche come Umbertide e la città delle acciaierie, dove, evidentemente, la classe dirigente al potere è stata capace di alimentare solamente se stessa mediante politiche autoreferenziali avvelenate dal fiele dell’onnipotenza. La regione sta finalmente cambiando pelle. Hanno vinto i temi della sicurezza, del lavoro e della legalità, argomenti sui quali gli umbri non sembrano più disposti a trattare. Ora proseguiremo il nostro lavoro garantendo il massimo impegno per realizzare quel cambiamento tanto atteso, esattamente come è riuscito a fare con straordinari risultati Andrea Romizi a Perugia. Nella prossima turnata si deciderà il futuro di città importanti come, appunto, Perugia, Foligno, Marsciano, Castiglione del lago e Gualdo Tadino – conclude Squarta –. Manterremo la promessa fatta ai nostri elettori di prenderci la Regione nel 2020, il nostro obiettivo è liberare l’Umbria”.

A Umberto De Augustinis rivolgo ancora i migliori complimenti per la brillante vittoria a sindaco di Spoleto. De Augustinis iscrive il suo nome della storia della città: è il primo sindaco dalla nascita della Repubblica, infatti, a essere eletto con il sostegno di una coalizione di centrodestra“. Lo dichiara, in una nota, Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce unico dei gruppi di Camera e Senato. “Il neo sindaco – aggiunge Mulè, che è residente a Spoleto – ha di fronte sfide importanti e traguardi ambiziosi: sono certo che, dall’alto della sua esperienza, saprà vincerle e raggiungerli alla guida di una squadra competente. Come ho avuto modo di ribadirgli dopo il trionfo, da cittadino di Spoleto sono a sua completa disposizione per tutte le esigenze che riguardano la città. Ci lasciamo alle spalle una campagna elettorale che sarà ricordata per il disperato tentativo degli avversari di far prevalere ancora una volta l’opportunismo sulla coerenza. Gli spoletini, con una grandissima prova di maturità, hanno definitivamente mandato in soffitta questo modo truffaldino di intendere la politica. Ora – conclude l’esponente azzurro– bisogna guardare avanti e sfidare il futuro dimostrando con i fatti che il centrodestra unito è garanzia di buongoverno“.

Una puntuale analisi della situazione la fa invece l’associazione culturale Casa Rossa. “Se volessimo guardare l’intero “vaso” elettorale potremmo dire che mai sindaco a Spoleto è stato meno rappresentativo del giudice De Augustinis, 3 spoletini su 4 non stanno con lui, meno di 8.000 voti su oltre 30.000 elettori parlano chiaro. Se usciamo dalla metafora del vaso ed entriamo in quella del mare dobbiamo dire che l’ondata nera e marrone che si trascina dietro i peggiori detriti del passato ha travolto la città che non ha fatto resistenza. Perché lo scontro era tra Destra Destra e Centro Destra e oggi nel Consiglio comunale della nostra città una sola persona, forse due possono essere degne di essere definite di sinistra. La sinistra è morta perché si è suicidata. A furia di rincorrere la Destra ha oltrepassato la soglia della sua esistenza per diventare altro, destra tra le destre. E si sa, tra l’originale e la copia è sempre l’originale quello che piace. Anche perché PD e cespugli vari novelli liberali in tempi di crisi e di paura sociale senza il ghigno canaglia dell’estrema destra, razzista ed egoista, non sono poi così attraenti nel mondo delle destre. A far pendere in modo determinante la bilancia verso il giudice poi c’hanno pensato alcuni boss dei 5 stelle che in modo neanche troppo velato hanno fatto trapelare l’indicazione di votare l’alleanza LEGA/FORZA ITALIA/FRATELLI D’ITALIA. E pensare che il Grillo tempo fa andava raccontando che dovevamo ringraziarli per essere stati l’argine della deriva a destra. Se non fosse un comico ci sarebbe da ridere. Questa è la situazione. Se ne può uscire certamente perché la caccia al “negro” è un giogo che non può durare all’infinito, perché la forbice tra il consenso, poco, comunque largamente minoritario di chi ha vinto e le attese di tutti è ampia.  Ma nella lotta politica la soggettività è determinante. Il non voto, il non voler giocare al loro gioco, è un segnale ma non basta e da solo non serve. Occorre una sinistra comunista capace di riconquistare la rappresentanza politica dei ceti proletari, capace cioè di radicarsi politicamente nel blocco sociale della classi subalterne: lavoratori senza diritti, precari, giovani disoccupati, immigrati. Per fare questo è necessaria una cultura politica scevra da dogmatismi ma fermissima sui principi e una azione politica che sappia unificare le lotte particolari alla prospettiva politica generale. Hanno parlato di tutto in queste elezioni e si sono dimenticati dei lavoratori. Hanno parlato di tutto in queste elezioni e si sono dimenticati dell’ambiente. Hanno parlato di tutto in queste elezioni e si sono dimenticati dei poveri. Dai lavoratori, dai poveri, dall’ambiente bisogna ricominciare a lottare. E’ d’obbligo l’unità dal basso, nella lotta, di tutti coloro che non hanno abbandonato l’idea della lotta di classe, indipendentemente dalle posizioni elettorali o organizzative dei gruppi politici esistenti”.

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