Era il 1 novembre 1986 quando un piccolo incendio all’interno della chiesa di Sant’Anna, al cimitero di Sigillo, creò una nube densa di fumo che annerì contenuto dentro l’edificio stesso.
L’affresco (attribuito al Ferri del 1633) e i marmi (realizzati nel 1507 dal maestro lapicida Michelangelo Lucesole da S. Pellegrino di Gualdo) oggi stanno rivivendo un nuovo splendore cromatico grazie al sostegno accordato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia del presidente Giampiero Bianconi, e dalla Gimeco Impianti-Italy con sede a Milano ma di proprietà del sigillano Ermes Moroni.
Questa sinergia ha reso possibile un restauro altrimenti impensabile da realizzare con fondi pubblici. Il sindaco di Sigillo Riccardo Coletti, ha ringraziato i due istituti finanziatori, oltre l’azienda Flebea Restauri di Gualdo Tadino (operatrice dei restauri) e l’azienda sigillana d’impianti elettrici di Francesco Sborzacchi per la riqualificazione dell’impianto all’interno dei locali.
“E’ particolarmente emozionante per me – afferma il primo cittadino – restituire alla comunità di Sigillo un pezzo del nostro patrimonio pittorico architettonico di ingente valore dopo anni di attesa per tale intervento. Il sostegno ottenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dalla Gimeco ci deve spronare a continuare nella nostra opera di conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico culturale dell’intero Comune, proprio perché rappresenta il nostro vero Dna e la nostra storia, a cui dobbiamo costantemente rifarci per programmare un futuro consapevole e costruttivo“.